lunedì 25 giugno 2012

[Lamiaeconomia] Hong Kong non si lascia domare dalla Cina


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Hong Kong non si lascia domare dalla Cina

Alcuni dati su Hong Kong
Popolazione: 7.055.071 abitanti
Età media: 41,17 anni
Lingue ufficiali: cinese, inglese
PIL pro capite: 45.580 dollari (7° al mondo)
Disoccupazione: 3,2%
Analfabetismo: 6%

Hong Kong in epoca britannica ha largamente concesso la cittadinanza a tutti i cinesi approdati lì, facendo si che con poche banconote la gente potesse costruirsi una vita, grazie anche alla determinazione degli emigranti, pronti anche ad accettare due o tre lavori per permettere ai figli di andare a scuola.
Oggi, quindici anni dopo il passaggio di sovranità dalla Gran Bretagna alla Cina, i permessi si ottengono facilmente e i "continentali" continuano ad arrivare a milioni, alcuni per lavoro, altri per lo shopping di lusso...
Ma Hong Kong, governata dalla Cina con il sistema "Un paese, due sistemi", guarda con insofferenza tutto questo e mostra di avere una coscienza politica che nessuno sospettava; lo scorso 4 giugno infatti 180.000 persone hanno partecipato alla veglia per l'anniversario della repressione armata delle proteste di Tiananmen: Hong Kong ha chiaramente fatto sapere che non dimentica il 1989.
Hong Kong si mantiene attiva in campo comunicativo, sempre pronta a far conoscere la verità con una stampa che è ancora combattiva, anche se la censura su Internet, e sui media in generale, è presente in quanto questi sono controllati da grossi imprenditori con interessi in Cina. 
Quest'anno le tensioni Cina-Hong Kong sono scoppiate in modo imprevisto: i cinesi che arrivano qui infatti sono visti dai locali come gli sfruttatori, pronti a prender tutto e a non lasciar niente di buono, anzi a snaturare la città. Così alcuni studenti, l'inverno scorso, hanno pubblicato un annuncio sulla stampa locale chiamando "locuste" i cinesi ed invitando Hong Kong a svegliarsi per difendere i suoi diritti! 
Per quanto la Cina oggi sia più ricca, Hong Kong sa che il 66% di quella ricchezza proviene dagli investimenti effettuati lì! In questi 15 anni Hong Kong ha avuto l'alto grado di autonomia promesso dalla Cina, ma i governanti locali, attraversati da un senso di timore sempre maggiore verso Pechino, hanno iniziato a prendere decisioni che potessero essere gradite a Pechino anziché ai cittadini locali.
Un sondaggio ha mostrato che la popolazione locale non si è mai sentita meno cinese di oggi: il 35% degli intervistati dice infatti di sentirsi semplicemente di Hong kong e Pechino, dal canto suo, ha naturalmente cercato di impedire la diffusione del sondaggio. 
I locali dicono che sotto gli inglesi la loro cultura era considerata insignificante, ma che ora si valorizza solo quella cinese, pertanto per dare dignità ai cittadini ed alla storia locale, devono pensarci da soli.
 
Dott Fabio Troglia 
fabio.troglia@gmail.com 
www.lamiaeconomia.com


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