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Il Financial Stability Board ha aggiornato l'elenco delle banche internazionali too big to fail, in cui è presente anche l'italiana Unicredit: massiccia la presenza di istituti americani.
Fonte: Il Journal
http://www.iljournal.it/2012/le-ventotto-banche-internazionali-a-rischio/404951
Dott. Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
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Banche: quali sono quelle a rischio??
Il Financial Stability Board ha aggiornato l'elenco delle banche internazionali too big to fail, in cui è presente anche l'italiana Unicredit: massiccia la presenza di istituti americani.
E' sempre opportuno aggiornare la situazione relativa ai rischi che corrono le più importanti banche internazionali, in primis quelle italiane, per capire in che stato di salute sono: il Financial Stability Board, ente che fa parte del G20 e che è attivo nel monitorare proprio il sistema finanziario, ha reso noti i ventotto istituti di credito che non possono dormire sonni tranquilli in questo momento, i cosiddetti "too big to fail", banche troppo grandi per fallire.
Questi fallimenti vanno evitati, altrimenti si rischiano crolli a catena. Nella lista in questione è presente anche Unicredit, l'unica banca del nostro paese per la precisione. La maggior parte dei gruppi è di nazionalità americana, nomi famosi e di spicco, anche se i pericoli che si corrono non sono uguali in tutti i casi, con la stessa Unicredit, ad esempio, che fa parte delle banche meno esposte. Rispetto a un anno fa, comunque, le too big to fail sono scese di una unità, con diverse uscite di scena (Lloyds e Commerzbank).
Qualche new entry c'è sempre, però, come nel caso dello spagnolo Bbva (Banco Bilbao Vizcaya Argentaria) e l'asiatica Bank of China, segno che non si può mai essere del tutto tranquilli. Le otto banche americane sono Citigroup, Bank of New York Mellon, Goldman Sachs, Morgan Stanley, State Street, Wells Fargo, Bank of America e JPMorgan. Tra le situazioni peggiori, poi, figurano senza dubbio quelle di Deutsche Bank e della britannica Hsbc.
Non mancano rappresentanti del Giappone (Mitsubishi Ufj, Sumitomo Mitsui e Mizuho), della Svizzera (Ubs e Crédit Suisse), della Francia (Bnp Paribas, Crédit Agricole e Société Générale) e della Gran Bretagna (Royal Bank of Scotland e la già citata Hsbc).
Fonte: Il Journal
http://www.iljournal.it/2012/le-ventotto-banche-internazionali-a-rischio/404951
Dott. Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 11/05/2012 11:17:00 m.
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