venerdì 30 novembre 2012

[Lamiaeconomia] Italia nel 2017


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Italia nel 2017



Un amico maltese ieri mi ha chiesto come vedevo l'Italia nei prossimi 5 anni, ovvero nel 2017....
Beh, la prima cosa da dire è che il mio giudizio è ovviamente altamente negativo, altrimenti non avrei deciso di trasferirmi a Malta! Ma vediamo quali sono i punti critici, secondo il mio modesto parere. Specifico infatti che chiaramente si tratta solo del mio punto di vista, non della verità assoluta!

-Sanità pubblica
O forse sarebbe meglio dire privata???
Il sistema sanitario italiano per volontà del governo, non per effettive difficoltà nel renderlo efficiente, verrà completamente disintegrato; l'italiano sarà costretto, qualora volesse ricevere cure mediche degne di questo nome e non volesse morire in lista di attesa, a ricorrere a strutture private. Il problema è, che a differenza di altri paesi dove il sistema privato è già in vigore, in Italia si paga una tassazione astronomica per sostenere il welfare, per sostenere di fatto un sistema sanitario inesistente. 
Per farvi un esempio: l'importo di una prestazione privata qui a Malta equivale all'importo pagato in Italia per una prestazione effettuata mediante il ticket, al contrario, se si contribuisce al sistema nazionale, la prestazione è completamente gratuita!

-Scuola pubblica
Stesso discorso della sanità!
Gli insegnati sono vecchi e la maggior parte non è preparata, i programmi obsoleti e inutili,  non c'è spazio per il nuovo che avanza, si continua a  focalizzare l'apprendimento sul passato, la conoscenza delle lingue straniere poi è ancora vista come un qualcosa in più, un pregio anzichè renderla la normalità, visto che viviamo in un mondo globalizzato, ecc. 
Sempre per fare un esempio che ho sotto gli occhi, ma di paesi in cui la situazione è questa ce ne sono davvero tanti, a Malta si esce da scuola con una conoscenza minima di 3 lingue, e sto parlando della scuola pubblica non di istituti privati!

- Gli italiani
La popolazione è oramai assuefatta dalla televisione, gli italiani faticano ad andar via di casa perchè non riescono ad abbandonare le lasagne della mamma, gli italiani vivono della grande storia dell'Italia e mi è capitato più volte parlando con italiani qui di notare questo: "Eh ma i Romani hanno conquistato il mondo..." "Eh ma l'Italia in passato...", si si tutto vero, tutto bello, ma non si può vivere di solo passato e lamentarsi poi del presente, anche perchè il presente ce lo costruiamo noi giorno per giorno! Bisogna usare ogni istante della nostra vita per essere felici e progettare un futuro ancora più raggiante, non bisogna aver paura di sognare, come cercano di farci credere. Questo non è un contesto sociale costruttivo, ma sterile e depressivo. E' finito il tempo delle parole, servono i fatti e basta lamentele!!!

-Opportunità di lavoro
Chi pensa in Italia è morto, viene ucciso sul nascere, non gli viene data alcuna possibilità di crescita perchè c'è bisogno di gente che esegue soltanto, che non si ponga domande e sopratutto che non ponga domande, magari "scomode"! Chi non ha conoscenze... beh anche questi non hanno possibilità di crescita perchè il sistema impone tutta una serie di conoscenze standard e di specializzazione che occorre avere per entrare nel mondo del lavoro, giusto per farci perdere un po' di tempo e farci entrare sempre più tardi in questo mondo visto che di posto non ce n'è poi molto! Poi  le istituzioni che ostacolano i giovani con contratti di lavoro obsoleti ed una regolamentazione del lavoro non adeguata e poi per i lavoratori invece ci pensa la burocrazia a calmare gli animi, ad annientare la vena imprenditoriale, l'ingegno, la creatività.

-Cultura
Ormai come dicevamo si vive di quella passata, non si investe nel mantenimento del patrimonio culturale, non si ristruttura, non si incentiva la nascita di nuovi artisti, ecc, quindi nel 2017, quando cadrà il Colosseo, Venezia sarà sommersa dall'acqua ed avremo un'Italia distrutta da frane e terremoti.... che ne sarà della nostra cultura?

-Immigrazione 
La politica del governo, l'ho già detto più volte, è quella di esportare cervelli ed importare manodopera a basso costo, si avrà quindi una popolazione più giovane, ma di cultura molto bassa, che di conseguenza avrà richieste più essenziali e che non si lamenterà troppo di avere ospedali costruiti all'epoca di Mussolini, obsoleti, con servizi non all'altezza, non si lamenterà se i propri figli dovranno portarsi da casa la carta igienica a scuola, ecc...


Questo è quello che vedo oggi in parte già realizzato e in parte "work in progress", ma non ditemi che sono un catastrofista, sono semplicemente realista, non è una situazione che mi diverte o che mi rende felice, ma è la realtà, o perlomeno la realtà come appare oggi, con i dati che abbiamo a disposizione oggi, quindi non ci resta che svegliarci, prendere atto della situazione, pensare ed agire di conseguenza!!

Good luck!


Dott. Fabio Troglia 


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