lunedì 11 febbraio 2013

Euroschaivi del futuro




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Euroschaivi del futuro
Sotto vi riporto cosa è stato deciso  in sede di approvazione del bilancio europeo...
Una cosa molto grave: sono state
tagliate le spese per la  crescita questo cosa significa?
Che il disegno della finanza, per l'Europa è abbastanza chiaro,ovvero quela di ridurla in schiavitù,attenzione non quello che molti pensano di far saltare l'Euro o altre diavolerie,magari...ma quello di creare una situazione permanente di schiavitu per il popolo europeo,vessato da tasse  e sempre impegnato a fare conti,centelinare le spese,disgusto|!|!


Dopo l'approvazione dell'accordo del bilancio 2014-2020 dell'unione Europea, annunciato dal presidente Van Rompuy via Twitteri mercati hanno brindato. Dopo una maratona negoziale è stato approvato il documento che vede prevalere i tagli, con un tetto di spesa a 960 miliardi e impegni effettivi per 908, ma che per l'Italia include novità positive.

L'accordo è stato raggiunto su una seconda bozza di compromesso rivista dal presidente dopo una
--> nuova pausa tecnica in mattinata, ma secondo quanto riferiscono fonti europee le cifre complessive non cambiano rispetto a quelle diffuse in mattinata (960 miliardi di impegni e 908 di pagamenti). La novità di questo bilancio europeo è che si tratta del primo quadro finanziario pluriennale in ribasso della storia comunitaria.

"Ci sono stati ridimensionamenti, ma il risultato è soddisfacente per quel che riguarda l'ammontare complessivo del bilancio dell'unione europea. Si tratta di un accordo politico, ora si passerà alla fase del dibattimento", ha detto Mario Monti che spiega i punti salienti del programma.

Secondo le stime citate dal presidente del Consiglio uscente, Mario Monti, nell'ambito del bilancio europeo 2014-2020 il saldo netto negativo per l'Italia cala di 700 milioni rispetto al settennato precedente. L'accordo ha portato infatti a un "saldo negativo per 3,8 miliardi, il che corrisponde allo 0,23% del reddito nazionale lordo". Questo dato, -3,8 miliardi, si confronta con i "valori per il periodo 2007-2013 di -4,5 miliardi, pari allo 0,28% del reddito nazionale lordo". Il risultato raggiunto dall'Italia rappresenta "il significativo e concreto inizio di una inversione di tendenza. Siamo uno dei due Paesi (con il Belgio) tra i contribuenti netti per i quali, tra i due periodi il saldo medio annuo in percentuale del reddito nazionale lordo diminuisce. E quindi credo che ci sia spazio per ulteriori battaglie".

Fondi aggiuntivi. Oltre ai minori oneri, ha aggiunto Monti "L'Italia ottiene fondi aggiuntivi per 3,5 miliardi di euro sui sette anni, rispetto alla prima proposta fatta da Van Rompuy ad inizio dicembre". Il dettaglio dei fondi, ha spiegato il premier, significa che il Paese "ha ottenuto nel corso della fase finale del negoziato 1,5 miliardi di euro aggiuntivi per lo sviluppo rurale nel contesto della politica agricola comune.

La dotazione complessiva sale così a 9,3 miliardi". Altri 2 miliardi aggiuntivi sono per la politica di coesione: "500 milioni per le aree rurali delle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno e oltre 400 milioni per l'importante obiettivo del nuovo fondo per l'occupazione giovanile". Monti, sul punto, ha spiegato che "rispetto al bilancio 2007-2013 la dotazione dell'Italia sul fronte della coesione aumenta dell'1% a prezzi costanti, mentre il pacchetto globale a livello europeo in questa materia vede un calo dell'8%". Inoltre, ha aggiunto, "è stato fortunatamente possibile salvaguardare anche il fondo per gli indigenti che sarà di 2,5 miliardi".Repubblica

I dati sono stati poi in parte precisati dal ministro per l'Agricoltura, Mario Catania, nel corso della conferenza stampa di Monti. Per l'agricoltura italiana l'accordo prevede che gli aiuti diretti alle aziende scendano dai 28 miliardi del 2007-2013 ai 27 miliardi del 2014-2020. Per lo sviluppo rurale i fondi per l'Italia salgono, per lo stesso periodo, da 9,1 a 9,26 miliardi. Nell'ambito dei fondi di coesione  -  ha ricordato - 500 milioni sono destinati allo sviluppo rurale del Mezzogiorno.

 Fonte: Luigi Ruggero Professione finanza



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 Dott. Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 2/11/2013 08:57:00 AM



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