martedì 31 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Draghi indagato per...


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Draghi indagato per...


Il comitato di sorveglianza interna dell'Unione europea ha aperto un'indagine su Draghi a seguito di una denuncia per conflitto di interessi. Corporate Europe Observatory, ente che si occupa di tracciare le lobby europee, accusa il presidente della Bce di conflitto di interessi e mancanza di indipendenza per via della sua appartenenza al Gruppo dei Trenta, un forum internazionale di leader finanziari pubblici e privati.

"Abbiamo ricevuto l'esposto e inviato una lettere alla Bce. Ora aspettiamo una risposta", ha affermato la portavoce, aggiungendo che Francoforte ha tempo fino a ottobre per rispondere.



Fonte: Milano Finanza


Dott. Fabio Troglia 
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 7/31/2012 11:58:00 AM

[Lamiaeconomia] Obama perderà le elezioni



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Obama perderà le elezioni: 
come mai??



La mia teoria è prettamente personale ed è la stessa che mi aveva portato a dire parecchio tempo fa che Obama sarebbe stato il nuovo presidente degli Usa.

La teoria é molto semplice: siccome si era a conoscenza che questi anni sarebbero stati anni di grossa crisi, era necessario mettere al potere Obama, ovvero un fusibile da bruciare, che all'inizio scaldasse le folle, che desse la speranza che le cose potessero cambiare, ma invece....
Come era prevedibile, visti i finanziatori che lo hanno portato al potere
http://www.lamiaeconomia.com/2009/11/obamasanita-o-finanza-personale.html,
ha fatto solo gli interessi delle banche e delle case farmaceutiche ahimé e qui emerge il mio pensiero: i politici sono solo dei soggetti che vengono messi al potere come facciata per mascherare un potere più forte che non fa mai gli interessi dei cittadini, ma solo quelli del conto economico.
Detto ciò, perchè affermo che Obama non verrà rieletto?? La borsa ce lo dice chiaramente: il mercato americano sta preparando una fortissima discesa dei listini che inizierà, a mio avviso, nel mese di Settembre e durante tutta la campagna elettorale...
I media manipoleranno la crisi dicendo che il crollo borsistico sarà imputabile a Obama, che quindi ha fallito come uomo politico ecc..
Dopodichè verrà eletto qualche amichetto dei Bush, l'economia per motivi fisiologici si riprenderà e il nuovo presidente si appresterà ad essere acclamato come il nuovo eroe...in realtà anche questo nuovo soggetto xxx sarà solo trasportato da interessi diversi.


Dott Fabio Troglia 
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 7/31/2012 11:33:00 AM



lunedì 30 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Italia in crisi, ma quando si tratta di sport...



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Italia in crisi, ma quando 
si tratta di sport...

olimpiadi londra 2012 cerimonia apertura chiusura

Nonostante le continue polemiche sugli sprechi, pare che non solo dalla politica arrivino le decisioni discutibili, anche Gianni Petrucci ha dato del suo assegnando come premio in denaro 140mila euro per un solo oro azzurro.


La crisi continua imperterrita a farsi sentire su territorio nazionale e su tutta l'Europa, portando ripercussioni soprattutto sul popolino, ma a quanto pare nei piani alti il termine "crisi" è solo una parola rivolta solamente a chi da questa situazione è colpito. Se le critiche su Monti ormai si sprecano, arriva l'ennesima polemica, questa volta riguardante le medaglie olimpiche che il presidente del CONI Giovanni Petrucci ha deciso di pompare in termini di premi in denaro. Infatti ogni Nazione decide quale sia il premio da dare ai proprio atleti olimpici per ori, argenti e bronzi. Se il Paese ospitante quest'anno ha deciso di annullare quei premi dati ai suoi simboli sportivi, l'Italia non è certamente di questo avviso. 
In controtendenza rispetto all'austerity, ogni medaglia d'oro che i nostri vinceranno nelle competizioni sarà premiata con140mila euro alle quali seguono i 75mila dell'argento e i 50mila del bronzo. Nonostante non siano cifre esorbitanti, nonostante non pesino certamente sul bilancio nazionale, vedere "l'odiata" Germania premiare con soli 15mila euro i propri atleti in caso di oro olimpico, la dice lunga sulla coerenza dei piani alti. Come detto non risolverebbe il deficit del Bel Paese, ma certamente l'immagine da dare, perchè non solo di conti si vive, porrebbe un certo esempio da sfruttare in termini futuri. Già la spesa della trasferta con annessi alloggi costa all'Italia 4,750 milioni, se aggiungiamo i premi, 10 volte tanto quelli dei nostri avversari, allora non potranno che sollevarsi gli ennesimi polveroni per un'Italia bistratta fin dall'interno.




Dott Fabio Troglia 
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 7/30/2012 02:30:00 PM



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domenica 29 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Un'alternativa all'Italia



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Un'alternativa all'Italia

E' domenica e allora rilassiamoci un po' allontanandoci per un giorno dai mercati! Vi propongo la storia di un italiano che si è trasferito all'estero con successo.


Ricevo quotidianamente e-mail da persone che stanno cercando un'alternativa alla situazione italiana, che sperano di trovare negli Stati Uniti, dove vivo e opero io, oppure in altri paesi del mondo, le opportunità che sembrano essere sempre più difficili da cogliere nel Bel Paese.
Per la maggior parte, si tratta di giovani in cerca di opportunità di lavoro, in altri casi si tratta di intere famiglie che vogliono trasferirsi per vivere in un nuovo contesto e per offrire maggiori chance ai propri figli. Alcuni sono anche imprenditori che vogliono espandere il proprio business a livello internazionale e che si stanno guardando intorno per capire dove spostare la sede principale della propria azienda e come riuscire a diventare più competitivi.
Qualunque sia la loro provenienza e le loro aspirazioni, tutte queste persone hanno un obiettivo in comune: lasciare l'Italia. Ma solo poche, molto poche, riescono effettivamente a farlo con successo. Qual è dunque il segreto per staccarsi dallo Stivale e costruire una nuova vita in un posto che è più vicino alle nostre aspirazioni?
Cercherò di rispondere partendo dalla mia esperienza personale. Quattro anni fa, dopo una lunga carriera di successo in ambito giornalistico, che mi aveva portato alla direzione di diverse riviste nel Gruppo Mondadori e poi nel Gruppo Il Sole 24 Ore, decisi di lasciare tutto e di trasferirmi in Florida con la mia famiglia. Sulle coste del Golfo del Messico, ho costruito una nuova vita sia personale sia lavorativa che mi ha dato tantissime soddisfazioni e che soprattutto ha offerto alla mia famiglia nuove opportunità per il futuro.
Tuttavia, ricordo chiaramente, che la partenza non è stata così semplice e ha richiesto più di un anno di lavoro molto intenso dopo che la decisione iniziale era stata presa ed era stata presa in modo definitivo. E su quest'ultimo punto insisto perché è il primo segreto da conoscere quando ci si prepara a un passo tanto importante come quello di lasciare il proprio paese di origine.
La decisione deve essere definitiva e deve essere condivisa appieno da tutte le persone coinvolte. Naturalmente è più facile lo spostamento di una singola persona, visto che dovrà fare unicamente i conti con se stesso e visto che tutti i passi successivi saranno semplificati: logistica del trasloco, procedure di immigrazione, inserimento nel nuovo contesto. Quando si deve trasferire un'intera famiglia entrano in gioco molti più fattori che si intrecciano vicendevolmente e che richiedono la massima compattezza di decisione a ogni passo del progetto.
Come si arriva a una decisione definitiva? Si valutano innanzitutto le proprie motivazioni originali. Ho visto persone che stavano semplicemente tentando di sfuggire da una situazione personale sgradevole e che pensavano che il trasferimento all'estero avrebbe reso tutto più semplice: avrebbero trovato lavoro in un batter d'occhio, avrebbero guadagnato tanto con poca fatica e si sarebbero tolti di torno il capo scorbutico o qualche parente antipatico. Magari avrebbero trovato il famoso "posto fisso" che non riescono più a trovare in Italia. Queste persone naturalmente non ce la fanno e, a dire il vero, nemmeno ci provano nella maggior parte dei casi. Appena scoprono che il progetto richiede pianificazione e dedizione, si arrendono e cercano qualche altra "soluzione".
Il trasferimento in un altro paese non è mai una cosa semplice. Ci sono tante cose grandi e piccole che devono essere fatte e rifatte prima di arrivare in una situazione stabile, perciò ci vuole parecchio lavoro e parecchia buona volontà. Serve anche una certa esperienza e una certa stabilità di vedute.
Teoricamente, dovrebbe essere più facile trasferirsi per un giovane che sia senza lavoro e che stia cercando il suo primo impiego: non ha forti vincoli di lavoro o famigliari che lo legano all'Italia ed è solitamente pronto a sperimentare cose nuove. La difficoltà in questo caso, da quel che vedo, è che l'eccessiva tendenza alla "sperimentazione" al cambiare idea e la ricerca di qualcosa che solitamente non è ancora ben formulato, impedisce di arrivare al risultato.
Da quel che vedo, chi ha maggiore possibilità di successo sono le persone che già hanno una certa esperienza lavorativa e che non stanno a tutti costi cercando di fuggire da una situazione sgradevole in Italia, ma che scelgono di lasciare un mondo in cui si sono già integrati, ma che non li soddisfa più, per cercare qualcosa di meglio, di più vicino ai loro desideri.
In questo caso, la routine, il fatto di avere già una situazione stabile, tende a frenare e costituisce l'ostacolo principale. Si deve quindi partire da un'analisi chiara, completa e convincente, innanzitutto per se stessi, del motivo per cui si vuole cambiare. E tale analisi deve essere ancora più convincente nel caso in cui dobbiamo coinvolgere una compagna o compagno di vita oppure una famiglia. I figli devono essere partecipi e avere loro stessi il desiderio di trasferirsi, altrimenti il percorso diventerà molto più difficile.
Una volta chiarito che si vuole davvero andare, non tanto perché attirati da qualche paradiso irresistibile, ma perché non vogliamo più restare in Italia; e una volta chiarito che l'uscita dall'Italia non è una fuga inevitabile, ma è una libera scelta personale, siamo pronti al prossimo passo.

Fonte: Voglio vivere così


Dott Fabio Troglia 
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venerdì 27 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Risparmi degli italiani: ecco il fondo che aspettavate


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Risparmi degli italiani: 
ecco il fondo che aspettavate!




Ecco le prove tecniche del fondo che serve per valorizzare gli immobili dello stato.
Ora partecipa il Cdp, domani.....toccherà ai risparmi degli italiani pagare!!!


Cdp ha approvato oggi la destinazione di un miliardo ai fondi di investimento per la valorizzazione degli immobili degli enti pubblici e ha sottoscritto il primo di questi fondi 'Fiv-Plus' per 250 milioni di euro. Lo dice una nota di Cdp al termine del consiglio di amministrazione. "Fiv - Plus è finalizzato all'acquisizione di beni con un potenziale di valore inespresso, al fine di garantire un incremento del valore degli immobili, attraverso operazioni di valorizzazione come, ristrutturazione, restauro e mutamento della destinazione d'uso", spiega la nota.



Fonte: Reuters Italia


Dott Fabio Troglia 
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 7/27/2012 03:53:00 PM



[Lamiaeconomia] Energia eolica: la manovra "green" di Elisabetta


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Energia eolica: la manovra "green" di Elisabetta






Il Governo Britannico ha dato l'ok per la costruzione di 2 grandi piattaforme eoliche offshore al largo delle coste del Norfolk, per un investimento di circa 3 milioni di sterline. Manovra pulita? Non proprio!

Il sogno eolico gia' da tempo aveva riscosso discreto successo tra le multinazionali e le societa' elettriche di mezzo mondo, che corteggiavano a turno l'area compresa tra Scozia e costa Sud-Est dell'Inghilterra, punto strategico di produzione. Si calcola infatti, che la sola Scozia offra il 60% della capacita' eolica degli UK all'interno della costa, mentre il problema maggiore - secondo Tom Lamb, Manager for Renewable Energy and Low Carbon Technologies - e' la mancanza di punti strategici interni per il resto del paese. Questa, effettivamente, e' stata la giustificazione adottata dai vertici inglesi per sbloccare gli investimenti al largo delle coste e creare impianti offshore che entro il 2020 dovrebbero essere operativi e in grado di contribuire assieme ad altre rinnovabili per l'80% del fabbisogno della popolazione. Niente da dire: obiettivo di alto valore morale che incontra il consenso dell'opinione pubblica, salva il pianeta e crea lavoro. 
Ma dal punto di vista del consumatore scaltro e diffidente come potrebbe apparire il tutto?
Il consumatore scaltro e diffidente, altrimenti detto cittadino consapevole e attento, si rendera' conto di qualche evidente discrepanza ed inevitabile imbroglio.
Innanzitutto, perche' tanta fretta? Semplice: questa corsa all'eolico assume ancora piu' significato se si pensa alle scadenze del Trattato di Kyoto, che il Governo Britannico si e' impegnato a rispettare, onde evitare ammonimenti poco dignitosi e multe consistenti.
Perche' costruire dispendiosi impianti nel bel mezzo del mare/oceano, quando si ha a disposizione la terraferma? (Ricordando anche che sulla Scozia soffia un quarto della totalita' dei venti d'Europa).
Perche' trivellare i fondi marini/oceanici, producendo notevoli danni all'ecosistema e spendere cifre astronomiche per adattare questi impianti alla rete e cablatura elettrica? 
Semplice: forse perche' il fine ultimo dell'operazione e' quello di fornire energia alla popolazione, incanalando risorse naturali ed erogando bollette. Risorse naturalmente disponibili per tutti, diventano cosi' un prodotto come un altro, dei beni cui attribuire valore economico. 
In ultima analisi, c'e' da porsi la domanda piu' inquietante. A chi appartengono i fondi marini e oceanici a largo della costa inglese?
Alla Regina, chiaramente, che con la supervisione del Parlamento incassera' tutti gli introiti derivati dagli impianti.
La percezione resta semplicemente la seguente: una risorsa che potrebbe essere resa pubblica e gratuita diventa l'ennesima speculazione e nessun governo o multinazionale mette a disposizione strumenti validi per l'autogestione di tali risorse, favorendo la dipendenza economica dai fornitori.
Senza dubbio ci sono ancora molte ombre sull'effettiva resa dell'energia eolica e sul risparmio in termini di emissioni di CO2, legate alle operazioni di mantenimento e costruzione delle linee di distribuzione. Dubbi che possono essere risolti attraverso la ricerca e modelli reali di studio e non da manovre anticomunitarie e centralizzate. 
Intanto gli esperti delle societa' e industrie mondiali cominciano a formulare i primi modelli per calcolare il costo di vento, sole e correnti marine, non comprendendo minimamente il valore reale di quanto ci stanno impropriamente vendendo.


Fonte: Net1news



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mercoledì 25 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Il rimbalzo continuerà



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Il rimbalzo continuerà


In questi giorni sono molto impegnato professionalmente,quindi solo coloro che mi seguono con il portafoglio in tempo reale o la bussola dei mercati sapranno con precisione cosa sta accadendo e quindi anche questa volta riusciranno a trarre profitto da questo movimento.
Nel blog dei samurai c'è una giusta meritocrazia,chi crede nel gruppo deve avere degli indubbi vantaggi



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[Lamiaeconomia] Sicilia in default... parte seconda!



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Sicilia in default... parte seconda!!!



È fuor di dubbio che la "casta regionale" siciliana in quanto a sprechi e cattiva amministrazione politica è molto più spudorata della "casta nazionale" anche se sempre ad essa risponde.
Qualche giorno fa il nostro presidente Mario Monti ha parlato di un Sicilia addirittura sull'orlo della bancarotta, ma questo conti alla mano è decisamente falso. Regioni come Lombardia, Lazio e Piemonte hanno debiti totali decisamente superiori a quelli della Sicilia, quindi stranizzano le dichiarazioni di Monti e si pensa che dietro di esse vi sia un motivo ben preciso.

Quello più plausibile fa pensare a un Mario Monti e con lui L'Unione Europea preoccupati da una regione con forte personalità e dotata di uno statuto speciale che conferisce alla regione numerose competenze tra cui: l'emissione di una moneta autonoma, che quindi potrebbe essere prodotta in proprio senza indebitamento con le banche centrali europee. Quindi lasciando da parte il fatto in Sicilia negli anni c'è stato un dispendio enorme di denaro pubblico, soprattutto con la creazione migliaia di posti di lavoro pressoché inutili ma creati in ogni caso per dare da mangiare a persone di un isola con uno dei tassi di disoccupazione più alta in Italia, parlare di default è estremamente errato e fuorviante. Sembra palese che ci siano altri motivi che hanno spinto Monti a questa decisione dialettica e politica.



Fonte: Net1news

Dott. Fabio Troglia 




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martedì 24 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Moody's ti vede!



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Moody's ti vede!



L'occhio di Moody's si è puntato su Germania, Olanda e Lussemburgo. L'agenzia di rating ha infatti tagliato l'outlook di questi Paesi da "stabile" a "negativo". La colpa, secondo Moody's, è da imputare all'incertezza legata alla crisi del debito europeo, alla possibilità di un'uscita della Grecia dall'Euro e alle conseguenze che tale evento potrebbe avere, ma anche - in caso tutti i Paesi restassero nell'Eurozona - alla possibilità che altri Paesi, in particolare Spagna e Italia, chiedano altro sostegno per il proprio debito sovrano. Le probabilità di un'uscita della Grecia dall'Euro, anche se aumentate, per Moody's non rientrano ancora nel caso-base. Confermato invece il rating Aaa con outlook stabile della Finlandia.


Fonte: Reuters Italia


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lunedì 23 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Sp500 Analisi tecnica



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Sp500 Analisi tecnica


Sp500,per come si è mosso ieri sembra probabile che possa sfuttando l'euforia da ricoperture che ci saranno sulla borsa italiana e spagnola per andare a fare un nuovo è importante max a 1386.Qui porrà fine al suo ciclo che ha visto il suo max a Marzo a 1420.
Questa ipotesi la si nota nche su altri indicatori.Da monitorare per Sp500 1335,se non viene violato di oggi la probabilità del rimbalzo sarà alta,ma attenzione a mio avviso è davvero l'ultimo prima di una discesa forte e veloce.
Per sfruttare al meglio questa situazione seguimi sul portafogli in tempo reale!!






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[Lamiaeconomia] Breaking news: Spagna


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Breaking news: Spagna

L'autorità di mercato spagnola ha vietato le vendite allo scoperto su tutti i titoli iberici per tre mesi e ha annunciato che potrebbe estendere il divieto oltre il 23 ottobre. Il divieto, che non riguarda i market maker, si applica ad ogni operazione su titoli o indici, incluse operazioni cash, derivati trattati su piattoforme e derivati OTC, si legge in una nota dell'autorità.


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[Lamiaeconomia] Sp500 a 600




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Sp500 a 600



Sp500, a mio avviso il suo futuro di lungo termine,come indicato nel grafico,non è sicuramente dei più rosei.
La mia analisi su Sp500,come tutte le mie previsioni osservano solo il grafico,senza pensare se si tratti di un livello alto basso o impossibile,solo guardando i numeri.
Ai mercati come sempre la sentenza.








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domenica 22 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Stati Uniti d'Europa (Parte seconda)



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Stati Uniti d'Europa (Parte seconda)

http://www.lamiaeconomia.com/2012/06/obiettivo-paura-parte-quarta.html


Come scritto nella telecronaca di questa crisi ormai da molto tempo nei vari posts Obiettivo paura la realtà sta dicendo che il piano infernale voluto dai potenti della politica mondiale si sta realizzando.
Ora hanno messo in ginocchio la Spagna, quella nazione che sino a 1 anno fa era "tripla A" (ora lo è solo nel calcio ahah) e che aveva la stessa situazione di adesso, solo che ora è considerata in bancarotta.
Samurai riflettiamo perchè il mondo economico è un'immensa fiction che ha un solo obiettivo: concentrare i poteri mondiali nella mani di sempre meno persone.
In questa fase i politici stanno mettendo sul piatto tutto per decidere chi avrà più potere nel prossimo governo degli Stati Uniti d'Europa.Vedremo che Monti sarà uno dei più potenti.
I politicanti dei vari paesi...non conteranno nulla, saranno solo degli esecutori, in Italia voci ben informate danno come possibile futuro premier Passera, che così riceverà meglio gli ordini da Monti che sarà sicuro nel board della BCE. Una nuova BCE che sarà in grado di stampare denaro e prendere decisioni politiche ad ogni livello e tutti coloro che si affaticano per avere una qualche rilevanza politica in Italia e tutti colcoro che seguono questa vicende perdono tempo, perchè il piano è già scritto.
Dal punto di vista pratico l'obiettivo e quello solito di creare paura, in maniera semplice facendo salire alle stelle il Bund che aggiorna sempre nuovi massimi e quindi facendo salire lo Spread che i media hanno nominato quale indicatore della paura e tutti a correre dietro ad un indicatore inutile perchè ampiamente manipolato. Dal punto di vista tecnico si osservano i poteri forti: Germania, Francia e Belgio che nel breve si indebitano a tassi negativi per loro somma gioia, ma attenzione non fallirà nessuno stato si dovrà solo dare la forte sensazione che questo sia probabile, ma solo per realizzare manovre impopolari.
Parlando di tale manovre in Italia ci sarà sicuro al 100% la patrimoniale, con obbligo a versare i risparmi in un fondo immobiliare dello stato  dove lo Stato italiano ha fatto confluire i suoi beni. Non avranno bisogno nenache di sforzi, a mio avviso, sarà talmente tanta la paura che gli "italieni" saranno felici di versare e farsi.....per l'ennesima volta da uno stato ingiusto ed iniquo.
Dal punto di vista borsistico direi che sembra probabile che l'indice italiano abbia negato per l'ennesima volta il rimbalzo ed insieme alla Spagna vada a fare nuovi minimi storici, ma penso che per fare ciò anche negli Usa debbano partecipare al banchetto...Venerdi i volumi hanno cominciato a risalire......






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venerdì 20 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Lavori in corso... corso di trading!



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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 7/20/2012 10:21:00 AM


giovedì 19 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Adios Espana! Adeus Portugal!


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Adios Espana! Adeus Portugal!



Spagna e Portogallo sono investite da un'ondata di emigrazione senza precedenti.
A lasciare il paese iberico sono soprattutto i giovani tra i 28 e i 45 anni, la causa è la crisi e la preoccupante disoccupazione giovanile che supera ormai il 50%. Le mete preferite sono Regno Unito, Francia, Germania e Stati Uniti, inoltre anche gli stranieri che vivevano in Spagna, tra cui ad esempio gli ecuadoriani, sono tornati nel loro paese (dei 400.000 che vivono in Spagna, 15.000 sono tornati in Ecuador).
La Spagna si prepara inoltre a tagliare i sussidi di disoccupazione per i nuovi senza lavoro che, a partire dal sesto mese dall'erogazione, vedranno diminuire dal 60% al 50% la base computabile....
In Portogallo la situazione non è migliore in quanto la popolazione invecchia, le nascite si riducono e l'immigrazione è in calo, mentre la crisi spinge i giovani laureati ad andare a cercare altrove un futuro migliore. Negli ultimi due anni il Portogallo, con un saldo naturale (la differenza fra le nascite e i decessi) e un saldo migratorio (differenza tra emigrazione e immigrazione) entrambi negativi, ha perso 85mila abitanti. I giovani emigranti portoghesi, laureati nelle migliori scuole del paese, sopratutto ingegneri, vanno a "offrire" i loro servizi in Germania o in Belgio.
Da una proiezione effettuata sui dati attuali sembra che il 2204 sarà l'anno dell'estinzione della popolazione portoghese se il paese continuerà, come oggi, a perdere ogni anno 55mila individui. Si tratta di una cattiva notizia anche perché la riduzione della natalità e l'aumento dell'emigrazione invecchiano una popolazione già anziana, con tutte le conseguenze che questo presuppone in termini di sicurezza sociale, di conti pubblici, di produttività e di crescita economica. Un paese senza abitanti è un deserto e tranne qualche rara eccezione nessuno si sognerebbe di vivere in un deserto....

Dott. Fabio Troglia 
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mercoledì 18 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Il Gold farà tremare le borse mondiali



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Il Gold farà tremare le borse mondiali


Il Gold stringe sempre di più la sua congestione e punta minaccioso la base psicologica dei 1500.
In questi mesi al contrario di quello che pensa la gente il Gold si è sempre più comportato come bene speculativo non rifugio.
Come vedete nel grafico del Gold si è ricreata una fase di congestione stretta sempre più fittà con sempre minor forza di reazione al rialzo,infatti il Gold sta sempre sotto i 1600.
La mia sensazione, che alla rottura dei 1500 punti di Gold avremo il crollo delle borse e osservando il grafico si può affermare che ogni momento è buono.
Massima allerta samurai!!




  Dott Fabio Troglia
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martedì 17 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Sicilia in default!!!



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Sicilia in default!!!


Mario Monti si dice preoccupato per il rischio di default della Sicilia e chiede al governatore della Regione Raffaele Lombardo conferma che lascerà a fine mese.

"Il presidente del Consiglio..., facendosi interprete delle gravi preoccupazioni riguardo alla possibilità che la Sicilia possa andare in default a causa del proprio bilancio, ha scritto una lettera al Presidente della Regione per avere conferma dell'intenzione, dichiarata pubblicamente, di dimettersi il 31 luglio", si legge in una nota di palazzo Chigi.

"Infatti, le soluzioni che potrebbero essere prospettate per un'azione da parte dell'esecutivo non possono non tener conto della situazione di governo a livello regionale ma anzi devono essere commisurate ad essa, in modo da poter utilizzare gli strumenti piu efficaci e adeguati".

In una intervista al Corriere della Sera pubblicata ieri in numero due della Confindustria siciliano Ivan Lo Bello ha detto che la Sicilia è "sull'orlo del fallimento" e ha invitato il governo a fare chiarezza sul bilancio dell'isola.



Fonte: Reuters Italia


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[Lamiaeconomia] Ftse Mib long se..




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Ftse Mib long se..


Dopo tanto tempo il Ftse Mib ha una configurazione di trading che mi piace più di altri indici o cambi e quindi
valuto di rientrare in campo.
La strategia che mi sembra più adeguata tenuto conto dei recenti movimenti e puntare ad entrare solo se dimostra forza,quindi oltre la riga nera e poi vediamo la forza che avrà.


14100 primo ostacolo
14500 livello psicologico
15000 se ci va di ...
ahah
Buon trading samurai


Come sempre per i samurai che seguono il portafoglio in tempo reale, aggiornamenti sulla gestione della posizione in tempo reale.


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[Lamiaeconomia] Saipem,cercasi volumi




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Saipem,cercasi volumi


Saipem,assolutamente senza volumi,sempre sotto il livello di 36.5.La mia sensazione è che
a breve assisteremo ad un esplosione di volumi con crollo del titolo.
A mio avviso è un titolo estremamente interessante per lo short,non posso sapere quando inizierà il movimento,ma sarà forte e veloce e vedremo una bella esplosione di volumi.




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lunedì 16 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Roubini e la "tempesta perfetta"



Novità: Portafoglio obbligazionario per cassettisti, rendimento netto 6.2%: come fare per visualizzarlo??? 
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Roubini e la "tempesta perfetta"



Ormai tutto il mondo conosce un personaggio del calibro di Mr. Nouriel Roubini.  Dr. Doom, uno dei più cupi catastrofisti economici dell'era moderna, aveva previsto la crisi subprime e, per certi versi, anche la crisi che siamo vivendo proprio ora, nel 2012.
Una crisi che dovrebbe culminare con quella che lui stesso ha definito"The Perfect Storm", la tempesta perfetta, prevista per il 2013.
Le avvisaglie ci sono tutte e, secondo il professore, non lasciano scampo: la tempesta perfetta del prossimo anno sarà molto peggio della crisi del 2008.
Apocalittico sull'eurozona, Roubini prevede che la Finlandia uscirà dall'euro prima della Grecia.
Roubini, professore alla New York University, aveva indicato lo scorso maggio quattro scenari che possono creare la "tempesta perfetta": il ristagno degli Stati Uniti, un acuirsi dei problemi del debito europei, la decelerazione delle economie emergenti, specie della Cina, e il conflitto militare in Iran. A suo parere, i dati dell'inflazione in Cina e le deludenti cifre dell'occupazione negli Usa mostrano che la tempesta perfetta si sta scatenando.
Per l'economista, il problema è che gli Stati sovrani stanno esaurendo le opzioni e non hanno "conigli da tirar fuori dal cilindro". E mentre nel 2008 la crisi si era potuta combattere con un'azione congiunta delle banche centrali, attualmente le azioni intraprese – come il ribasso dei tassi deciso dalla Bce e le iniziative delle banche centrali cinese e britannica – non hanno avuto l'effetto desiderato.
Su molti di questi punti non posso che essere in pieno accordo, anche se l'estremo catastrofismo del Professore rischia di diventare persin "troppo estremo".
Intanto però, su una cosa, dobbiamo assolutamente convenire. Ci si trova pienamente in accordo sul fatto che TUTTO il mondo sta frenando. Non solo l'Europa, non solo gli USA ma anche i paesi emergenti.
I punti interrogativi in questa fase, dove si è passati dalla possibilità di veder concretizzato il decoupling, fino invece a capire che MAI come oggi l'economia è globalizzata, sono veramente tanti. L'Eurozona che deve risolvere i propri problemi ed evitare il collasso. Gli Stati Uniti che devono progettare un percorso di rinnovata crescita. La Cina che rischia di non trovare una via d'uscita alla nuova e finora sconosciuta crisi economica interna.
Domande a cui nessuno può rispondere, anche perché credo sia ormai chiaro a tutti che il mondo INTERO si sta trovando di fronte la più grande crisi mai vista dai tempi della seconda guerra mondiale.
Ovvio, ora la guerra non c'è, ci mancherebbe, ma i danni portati dalla finanza spregiudicata ed allegra (e permettetemi, grazie all'incalcolabile egoismo dell'uomo) non sono certo meno pesanti da risolvere. Problemi di tantissimi tipi. Pensateci un attimo: Economici, non c'è dubbio, finanziari, questo e chiaro. Ma poi anche sociali. Grandi diseguaglianze e sperequazioni, problemi anagrafici nelle vecchie economie "core", la disoccupazione. Il problema quindi è veramente molto ampio e considerare questa crisi solo come ECONOMICO FINANZIARIA è decisamente limitativo. Anzi, lo definirei veramente scorretto.
Ci sono i mercati emergenti, vero. Sono loro quelli che dovranno prendere le redini economiche globali. In realtà, anche questi paesi, oggi stanno visibilmente rallentando e negli stessi sono visibili disequilibri veramente imbarazzanti.

Prendo ad esempio sempre la Cina. Immaginatevi le citta fantasma, la gente che torna alle campagne, un sogno che per molti è stato infranto. Ma questi paesi hanno la capacità OGGI di prendersi il testimone per la crescita economica di lungo periodo?

In realtà inizio a temere che anche questi paesi abbiano corso troppo e troppo in fretta, surriscaldandosi e mettendo a rischio la propria crescita economica di lungo periodo, che sarà comunque sempre maggiore di quella delle vecchie economie, grazie soprattutto ad un debito decisamente sostenibile, una popolazione più giovane, e un potenziale bacino di consumatori ancora non saturo.
Quindi tanta domanda interna, maggior indipendenza economica dall'estero, e anche un equilibrato indebitamento privato.
E per noi?
Diventa difficile fare previsioni. Probabilmente continueremo a barcamenarci per anni. O magari un haircut toserà il nostro debito e, dopo un periodo di profonda difficoltà, ripartiremo. Oppure finiremo comprati dagli stranieri e ridotti in colonie e terre di conquista commerciale.
Il futuro è tutto da scrivere, ma non posso negare che le tinte fosche restano per il momento quelle più predominanti.



Fonte: Intermarket&more


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[Lamiaeconomia] Short Ftse Mib a..



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Short Ftse Mib a..



Short Ftse Mib a 13620.Da quel livello si avrà l'ennesima accelerazione ribassista per l'indice italiano.
L'impostazione di medio dell'indice Ftse Mib,ovvero l'indice italiano rimane ribassista,senza tanta fantasia.
Buon trading a tutti samurai


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domenica 15 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Germania contro Credit Suisse




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Germania contro Credit Suisse




I clienti tedeschi della banca svizzera Credit Suisse sono sempre più nel mirino del fisco tedesco.  Le autorità tributarie della Germania hanno infatti ordinato una serie di perquisizioni a carico dei correntisti del loro Paese, sospettati di aver utilizzato i rapporti bancari con l'istituto di credito elvetico al fine di evitare il pagamento delle tasse.

  
A riferirlo è l'edizione odierna del quotidiano economico Handelsblatt, secondo il quale le operazioni sono state lanciate su tutto il territorio tedesco, e si concentrerebbero in particolare su alcuni prodotti assicurativi, che potrebbero essere stati sfruttati per mascherare le evasioni. Si tratta di strumenti venduti da Credit Suisse Life, ramo specializzato della banca, la cui sede è alle Isole Bermuda. Secondo indiscrezioni trapelate dagli inquirenti, le cifre sottratte alle casse pubbliche di Berlino potrebbero essere pari a numerosi miliardi di euro.
L'inchiesta, aggiunge ancora l'Handelsblatt, ha assunto dimensioni assolutamente rilevanti: nel mirino del fisco tedesco sarebbero infatti finiti ben 7 mila contribuenti. Un portavoce della banca ha spiegato che l'istituto sta consigliando ai propri clienti di collaborare con le autorità di Berlino. 



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sabato 14 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Italia: previsioni di crescita secondo l'Economist


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Italia: previsioni di crescita secondo l'Economist



Ogni mese chiediamo ad un gruppo di economisti le  previsioni in merito alla crescita del PIL.
Essi sono spesso in disaccordo su quanto velocemente o lentamente le economie aumenteranno e diminuiranno (vedi previsioni della Francia questo mese). Il nostro ultimo sondaggio mostra che l'Italia ha la più grande discrepanza: le sue prospettive di crescita variano da zero a -2,6%, con una media di -1,8%. Gran Bretagna e Svezia presentano anch'esse grandi variazioni nelle previsioni. Molto dipende dalle ipotesi formulate in merito alla crescita in Europa. Uno dei nostri sondaggisti calcola che il PIL della zona euro si contrarrà dello 0,8% quest'anno, visione molto più pessimista rispetto le ultime previsioni della Commissione europea del -0,3%. Dall'inizio di quest'anno, per Spagna e Italia le previsioni di crescita del PIL si sono deteriorate maggiormente rispetto agli altri paesi interessati, le misure di austerità hanno inciso molto, soprattutto durante la recessione. I nostri sondaggisti sono d'accordo sulle prospettive di crescita dell'America nel 2012. Le loro previsioni variano tra 1,8% e 2,5%, con un tasso di crescita medio del 2,1%.



Fonte: The Economist

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venerdì 13 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Grecia: isole in vendita!


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Grecia: isole in vendita!


Sono tempi duri per i proprietari delle isole greche. Alle prese con una nuova tassa sulla proprietà imposta dalla troika e tassi d'interesse alle stelle, sono costretti a vendere al ribasso. I potenziali acquirenti, comunque, dovranno fare i conti con la burocrazia locale.


Vi piacerebbe godervi la brezza dell'Egeo sulla vostra isola privata? Se avete denaro a sufficienza questo è il momento di cominciare a sondare il terreno. La crisi ha infatti provocato un aumento del 100 per cento nell'offerta di isole private in territorio greco (per il momento lo stato non intende vendere le sue). Spiagge paradisiache, panorami mozzafiato e un clima mite per tutto l'anno sono soltanto alcune delle attrattive delle isole in vendita.
"Prima della crisi avevamo sempre tra le 6 e le 10 isole in vendita, ma ora ne abbiamo quasi 20", spiega Chris Krolow, direttore di Private Islands, società di base in Canada che vende isole in tutto il globo via internet.
Sul sito della compagnia ci sono diverse isole greche in vendita. Il prezzo oscilla tra il milione e mezzo di euro di San Anastasios e i 150 milioni di Patroclos. Quest'ultima, una maestosa isola di 260 ettari molto vicina ad Atene, viene pubblicizzata sul sito come un luogo caratterizzato da "grandi spiagge sabbiose e un'acqua incontaminata e ricca di pesci".
Nonostante gli esperti assicurino che i prezzi non sono calati di molto, è comunque possibile trovare alcuni affari allettanti: "Abbiamo visto prezzi calare da quattro a due milioni di euro", garantisce Nicola Mugni, intermediario dell'agenzia Demeures de Grece. La crisi economica che mantiene il 27,7 per cento dei greci al di sotto della soglia di povertà ha colpito anche i grandi ricchi. 
Una delle ragioni che spingono i proprietari ad abbassare le pretese – che si tratti di isole intere, appezzamenti di terreno o lussuose ville – è la nuova tassa sulla proprietà: "La maggior parte di loro ha investito denaro in altri beni, e con le nuove imposte approvate nell'ambito del patto di austerity greco la ricchezza ormai costa molto cara. La percentuale varia, ma l'importo della tassa può ammontare a una piccola fortuna per i proprietari di un'isola o di una grande villa. Per un compratore esperto è facile 'lavorarsi' questo genere di venditori", aggiunge Mugni. 
Inoltre molti proprietari terrieri delle isole non sono in grado di pagare gli interessi sui prestiti concessi dalle banche e di conseguenza sono obbligati a vendere a prezzi stracciati, come sottolinea Stavros Stellas, un agente immobiliare che conosce bene il mercato dell'Egeo.
Lo stesso Stellas è stato costretto a abbassare il prezzo di un terreno di sua proprietà. "Possiedo un grande lotto di terra di 17mila metri quadri, e qualche anno fa l'ho messo in vendita per 1,7 milioni di euro. Oggi lo offro a un milione per via della pressione bancaria", spiega.

Comunque sia, se avete denaro e volete comprarvi un'isola greca, preparatevi a una lunga ricerca. Quasi tutte le persone che possiedono un'isola sono infatti sufficientemente ricche da non subire il caos speculativo, e non temono un crollo dei prezzi nemmeno in caso di abbandono dell'euro da parte della Grecia: "la proprietà di lusso non calerà di prezzo anche se il paese tornerà alla dracma e la moneta si svaluterà. Chi non ha problemi economici non svende", sottolinea Mugni. I greci, tra l'altro, hanno la fama di grandi negoziatori. 

Un ulteriore ostacolo all'acquisto è rappresentato dall'asfissiante burocrazia greca: "per un investitore è stressante comprare un'isola greca e scoprire che ci vorranno lustri prima di avere l'autorizzazione a costruire qualcosa", sottolinea Krolow.
Gli amanti delle occasioni hanno fatto salire alle stelle la domanda in tutto il malconcio mercato immobiliare greco. "Un tempo avevamo compratori di 70 paesi, ma negli ultimi 10 mesi abbiamo avuto clienti provenienti da 120 stati diversi", spiega Georgios Stroumboulis dell'agenzia online Greek Property Exchange.
"Come accade in tutte le economie in difficoltà, molte persone cercano l'occasione per fare un buon affare", aggiunge. E i problemi finanziari della Grecia hanno attirato l'attenzione dei professionisti dell'occasione.


Fonte: PressEurop


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giovedì 12 luglio 2012

[Lamiaeconomia] Italiani:quanto abbiamo pagato gli aiuti internazionali??



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Italiani: quanto abbiamo pagato gli aiuti internazionali???
La prima tranche di aiuti europei alle banche spagnole aumenterà il debito pubblico italiano di quasi 6 miliardi.


Lo ha detto il ministro
dell'Economia Vittorio Grilli a margine di un intervento in commissione Bilancio del Senato.
"Più o meno è quello", ha risposto Grilli alla domanda se l'impatto sia pari a poco meno di 6 miliardi.


L'Eurogruppo si è impegnato a versare alla Spagna 30 miliardi entro fine mese. Il veicolo sarà l'Efsf, l'European financial stability facility.
Per erogare prestiti, l'Efsf si finanzia sul mercato emettendo passività che gli Stati membri garantiscono in base alla propria quota di partecipazione, pari al 19,2% nel caso dell'Italia.


L'Europa non ne tiene conto ai fini delle verifiche sul rispetto del Patto di stabilità, ma le garanzie fanno aumentare il debito pubblico anche se non vengono escusse.
"È un debito figurativo, non appesantisce le nostre emissioni", ha detto il ministro.


Al netto del sostegno a Spagna e Cipro, il governo ha calcolato che tra 2010 e 2013 le garanzie italiane all'Efsf hanno un impatto sul debito pubblico di circa 45 miliardi.

Fonte: Reuters Italia


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