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Il ministro delle Finanze francese Christine Lagarde ha assicurato che i Paesi emergenti, che hanno messo in discussione la sua candidatura alla guida del Fondo monetario internazionale, saranno adeguatamente rappresentati nelle posizioni di vertice dell'organizzazione.
"Voglio trovare una soluzione a questa situazione", ha detto Lagarde, che mercoledì scorso ha annunciato ufficialmente la propria candidatura, in un'intervista al Financial Times.
"Abbiamo bisogno di un'adeguata rappresentanza ai massimi livelli dell'organizzazione, sulla base del merito, da parte di diverse nazionalità e ambienti accademici" ha affermato Lagarde.
La poltrona di direttore generale dell'Fmi è vacante dopo le dimissioni del francese Dominique Strauss-Kahn, arrestato il 14 maggio scorso con l'accusa di tentato stupro nei confronti di una cameriera di un hotel a New York.
Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa hanno apertamente criticato i funzionari dell'Unione europea per i loro commenti a favore di un successore proveniente dal Vecchio Continente, una tradizione che prosegue ininterrotta dalla nascita del Fondo, nel 1945, ma non si sono spesi per lanciare nessun nome in particolare.
Se si esclude Lagarde, l'unica altra candidatura sul tavolo è quella di Augustin Carstens, governatore della Banca del Messico.
"Non penso di dover rappresentare una 'constituency' o una regione in particolare" ha affermato Lagarde, considerata favorita nella corsa al vertice dell'Fmi. "Sarei a servizio dell'intera istituzione".
"Certamente continuerò a basarmi sugli stessi principi di genere, come ho fatto nei miei precedenti incarichi" ha sottolineato il ministro francese, riferendosi alla pratica di scegliere di affidare un incarico a una donna piuttosto che a un uomo, a parità di competenze.
Dott Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
www.lamiaeconomia.com
Lagarde,rischia la candidatura a favore del Messico
Il ministro delle Finanze francese Christine Lagarde ha assicurato che i Paesi emergenti, che hanno messo in discussione la sua candidatura alla guida del Fondo monetario internazionale, saranno adeguatamente rappresentati nelle posizioni di vertice dell'organizzazione.
"Voglio trovare una soluzione a questa situazione", ha detto Lagarde, che mercoledì scorso ha annunciato ufficialmente la propria candidatura, in un'intervista al Financial Times.
"Abbiamo bisogno di un'adeguata rappresentanza ai massimi livelli dell'organizzazione, sulla base del merito, da parte di diverse nazionalità e ambienti accademici" ha affermato Lagarde.
La poltrona di direttore generale dell'Fmi è vacante dopo le dimissioni del francese Dominique Strauss-Kahn, arrestato il 14 maggio scorso con l'accusa di tentato stupro nei confronti di una cameriera di un hotel a New York.
Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa hanno apertamente criticato i funzionari dell'Unione europea per i loro commenti a favore di un successore proveniente dal Vecchio Continente, una tradizione che prosegue ininterrotta dalla nascita del Fondo, nel 1945, ma non si sono spesi per lanciare nessun nome in particolare.
Se si esclude Lagarde, l'unica altra candidatura sul tavolo è quella di Augustin Carstens, governatore della Banca del Messico.
"Non penso di dover rappresentare una 'constituency' o una regione in particolare" ha affermato Lagarde, considerata favorita nella corsa al vertice dell'Fmi. "Sarei a servizio dell'intera istituzione".
"Certamente continuerò a basarmi sugli stessi principi di genere, come ho fatto nei miei precedenti incarichi" ha sottolineato il ministro francese, riferendosi alla pratica di scegliere di affidare un incarico a una donna piuttosto che a un uomo, a parità di competenze.
Dott Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 5/27/2011 09:38:00 AM
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