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Abu Dhabi,
alcuni grandi hedge fund e un gruppo di banche svizzere saranno gli investitori principali che sosterranno lo sbarco in borsa - per 12 miliardi di dollari - di Glencore, colosso elvetico attivo nel trading di materie prime. Lo ha detto una fonte a conoscenza del dossier.
Questi investitori potrebbero acquistare attorno al 30% delle azioni messe in vendita, per un controvalore di circa 3,6 miliardi di dollari, se l'operazione raccoglierà l'ammontare massimo previsto di 12,1 miliardi di dollari.
Glencore [GLEN.UL] si sta preparando allo sbarco in borsa a Londra e Hong Kong. Il prospetto e l'iniziale range di prezzo sono attesi per mercoledì.
Secondo la fonte, a fungere da spina dorsale della quotazione saranno molti degli attuali investitori dei bond convertibili del gruppo, compresi BlackRock , Investment Corp. di Singapore (GIC), e la cinese Zijin Mining <601899.SS>. L'emissione del bond 18 mesi fa era stato uno dei primi passi di Glencore verso l'Ipo. La griglia finale degli investitori chiave potrebbe cambiare prima di mercoledì, ma probabilmente includerà almeno tre grandi hedge fund così come esponenti del private banking svizzero, ha aggiunto la fonte.
La forchetta di prezzo potrebbe collocare il valore minimo della società a meno di 50 miliardi di dollari, incluso l'aumento di capitale, e quindi sotto la valutazione più accreditata di 60 miliardi di dollari, ma comunque entro l'ampia fascia compresa tra i 45 e i 73 miliardi di dollari indicata da Glencore stessa.
Mubadala, il grande fondo sovrano di Abu Dhabi, ha in programma d'investire quest'anno circa 16 miliardi di dollari. Ma l'emirato potrebbe anche effettuare il proprio investimento attraverso ADS (Abu Dhabi Sources), società di trading che ha nel mirino alcuni delle stesse materie prime comprate e vendute da Glencore.
Ad ogni modo, sempre secondo la fonte, non ci saranno altri investitori nell'area mediorientale, eccetto Abu Dhabi, mentre per quanto riguarda la Cina, l'unica ad investire sarà Zijin.
Glencore ha rifiutato di commentare.
Nei giorni scorsi la stampa aveva riportato la possibilità di investimenti dalla Cina, dalla Corea, dal Kuwait, mentre il Qatar a marzo aveva detto che stava considerando un investimento in Glencore.
Dott Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
www.lamiaeconomia.com
Materie prime,un'investimento alternativo
Abu Dhabi,
alcuni grandi hedge fund e un gruppo di banche svizzere saranno gli investitori principali che sosterranno lo sbarco in borsa - per 12 miliardi di dollari - di Glencore, colosso elvetico attivo nel trading di materie prime. Lo ha detto una fonte a conoscenza del dossier.
Questi investitori potrebbero acquistare attorno al 30% delle azioni messe in vendita, per un controvalore di circa 3,6 miliardi di dollari, se l'operazione raccoglierà l'ammontare massimo previsto di 12,1 miliardi di dollari.
Glencore [GLEN.UL] si sta preparando allo sbarco in borsa a Londra e Hong Kong. Il prospetto e l'iniziale range di prezzo sono attesi per mercoledì.
Secondo la fonte, a fungere da spina dorsale della quotazione saranno molti degli attuali investitori dei bond convertibili del gruppo, compresi BlackRock , Investment Corp. di Singapore (GIC), e la cinese Zijin Mining <601899.SS>. L'emissione del bond 18 mesi fa era stato uno dei primi passi di Glencore verso l'Ipo. La griglia finale degli investitori chiave potrebbe cambiare prima di mercoledì, ma probabilmente includerà almeno tre grandi hedge fund così come esponenti del private banking svizzero, ha aggiunto la fonte.
La forchetta di prezzo potrebbe collocare il valore minimo della società a meno di 50 miliardi di dollari, incluso l'aumento di capitale, e quindi sotto la valutazione più accreditata di 60 miliardi di dollari, ma comunque entro l'ampia fascia compresa tra i 45 e i 73 miliardi di dollari indicata da Glencore stessa.
Mubadala, il grande fondo sovrano di Abu Dhabi, ha in programma d'investire quest'anno circa 16 miliardi di dollari. Ma l'emirato potrebbe anche effettuare il proprio investimento attraverso ADS (Abu Dhabi Sources), società di trading che ha nel mirino alcuni delle stesse materie prime comprate e vendute da Glencore.
Ad ogni modo, sempre secondo la fonte, non ci saranno altri investitori nell'area mediorientale, eccetto Abu Dhabi, mentre per quanto riguarda la Cina, l'unica ad investire sarà Zijin.
Glencore ha rifiutato di commentare.
Nei giorni scorsi la stampa aveva riportato la possibilità di investimenti dalla Cina, dalla Corea, dal Kuwait, mentre il Qatar a marzo aveva detto che stava considerando un investimento in Glencore.
Dott Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
www.lamiaeconomia.com
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 5/02/2011 11:38:00 AM
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