venerdì 30 dicembre 2011

Re: [Lamiaeconomia] Il 2011 che se ne va..2012 che arriva



Il giorno 30 dicembre 2011 15:08, Lamiaeconomia di Fabio Troglia <provola_2007@libero.it> ha scritto:
Novità: Portafoglio obbligazionario per cassettisti,rendimento netto 6.2% come fare per visualizzarlo??? Scrivimi a : fabio.troglia@gmail.com Oppure contattami al 0110437179 


Il 2011 che se ne va..2012 che arriva


Mi piace la fine di un anno,perchè è tempo di bilanci in riferimento all'anno trascorso ed il momento di programmare le nuove sfide future. Questo per me è sicuramente
un anno particolare, l'anno in cui ho deciso di abbandonare fisicamente l'Italia per vivere definitivamente a Malta. Sono contentissimo della mia scelta, ma devo constatare con grandissima amarezza che io come molti altri siamo stati e saremo costretti a fare una scelta di questo tipo per evitare di essere schiacciati dal sistema. Io essendo un cuore liberale, rifuggo in generale l' essere  costretto dalla realtà dei fatti a modificare la mia vita, mi lascia comunque dell'amaro in bocca.


Ma veniamo a noi...
 La nostra famiglia di samurai, invece, cresce giorno dopo giorno è quello che è nato come un  piccolo diario personale oggi conta circa 1000 visitatori al giorno, che per me rappresenta un numero molto elevato, sia per come è nato il progetto, sia perché sono sempre da solo. Mi piace perché con molti di voi si è creato un rapporto di amicizia, o addirittura ricevuto un regalo di Natale, grazie Andrea è davvero bellissimo. Devo ammettere che la rete mi ha restituito dal punto di vista umano molto di più di quello che gli ho dato e per questo ringrazio.


Dal punto di vista degli investimenti sia azionari e obbligazionari dire che possiamo ritenerci assolutamente soddisfatti, in maniera assoluta e ottimamente se rapportati alle performance dei mercati sia azionari che obbligazionari.


Per il futuro sto lavorando duramente
per nuovi progetti, che hanno come obiettivo principale l' internazzionalizzazione degli investimenti, del nostro futuro. L'unico modo che abbiamo per difenderci dal sistema è quello di unirci in un gruppo, dove ci sia fiducia reciproca e dove si sia tutti uniti per combattere il sole unico nemico che è il sistema, che vuole annientare la qualità della nostra vita il futuro dei nostri figli. Non ha nessun senso manifestare in piazza, ma possiamo nei fatti dimostrarlo nella realtà, per farlo è necessario essere preparati ed è per questo che sto lavorando per la realizzazione di un team internazionale, fatto di persone giovani ma già con tanta esperienza e specializzate,profondi conoscitori del settore specifico, che siano i più preparati i più aggiornati in quell'ambito specifico. 



Verrà inoltre dato più spazio alla formazione alla conoscenza, perché oggi più di ieri per operare sui mercati è necessario prima conoscere la teoria per poter operare con il miglior rapporto rischio rendimento sui mercati.Mediamente coloro che si approcciano ai mercati hanno una conoscenza bassa e le Sim, che hanno come obiettivo principale quello di vendere servizi se ne fregano e continuano ad incitare le persone ad investire in prodotti che loro nemmeno conoscono, il problema è che spesso si usa l'inganno, proponendo prodotti, strumenti finanziari venduti come poco rischiosi prodotti che inceve  lo sono. Quindi nella finanza come d'altronde nella vita è fondamentale la conoscenza lo studio della materia, se ci pensate bene la prima cosa che è stata fatta in Italia per annientare il popolo è stata quella di diffondere la televisione spazzatura, di creare falsi miti e di obbligare la gente a non ragionare.


Mi rendo conto, perché ho parlato con parecchie persone che vivendo in un clima dove le parole più usate sono: crisi, manca lavoro, tasse, bollette ecc... anche il più grande degli ottimisti andrebbe in depressione, credetemi sforzatevi di uscire da questi luoghi comuni riprendete le redini della vostra vita in mano è andate al galoppo, questo è il miglior augurio che vi posso fare per il 2012.




 Dott Fabio Troglia 
fabio.troglia@gmail.com 
www.lamiaeconomia.com

Re: [Lamiaeconomia] Merkel telefona a Napolitano: elimina Belusconi




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Merkel telefona a Napolitano: elimina Belusconi

«In una serata fredda di ottobre nella sua austera cancelleria, Angela Merkel fece una telefonata riservata a Roma per contribuire a salvare l'euro». Inizia
così lo speciale che il Wall Street Journal dedica alla crisi economica europea, rivelando le pressioni che la Germania fece sull'Italia. Secondo la ricostruzione dell'autorevole quotidiano Usa,
la Cancelliera tedesca avrebbe chiamato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per chiedergli di sostituire il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, con un altro premier.

Una pressione inconsueta per salvare l'euro ed evitare che la tempesta finanziaria che stava colpendo l'Italia facesse crollare tutta l'Europea. La ricostruzione del Wall Street Journal è basata su notizie riferite da fonti diplomatiche. Nella telefonata, Angela Merkel disse a Napolitano di essere molto preoccupata per l'incapacità di Berlusconi di far fronte alla crisi italiana. Disse anche che la crisi economica avrebbe potuto travolgere l'Europa e la Germania. Napolitano le avrebbe risposto che il premier aveva appena superato un voto di fiducia, ma con pochi voti di maggioranza. La cancelliera avrebbe quindi invitato Napolitano a usare il suo potere per promuovere le riforme economiche. Il presidente della Repubblica avrebbe, così, chiamato nei giorni successivi tutti i vari partiti per capire se si poteva formare un nuovo governo. I dettagli della via diplomatica usata dalla Merkel per far pressione su Roma non erano prima stati precedentemente rivaelati.                                          



Avrà anche suggerito il nuovo presidente?????








  Dott Fabio Troglia 
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giovedì 29 dicembre 2011

Re: [Lamiaeconomia] Obama ha vinto davvero il premio Nobel per la pace??



Il giorno 29 dicembre 2011 15:35, Lamiaeconomia di Fabio Troglia <provola_2007@libero.it> ha scritto:
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Obama ha vinto per davvero il premio Nobel per la pace??




Una portaerei statunitense è entrata nella zona 'calda'
vicina allo stretto di Hormuz, l'imbuto tra Oman e Iran da cui passa oltre un terzo delle petroliere di tutto il mondo e dove la flotta iraniana dal 24 dicembre sta effettuando esercitazioni navali. Lo hanno annunciato fonti iraniane, nelle ore in cui sale la tensione dopo la nuova minaccia di Teheran di chiudere lo stretto, prezioso canale di transito del petrolio.
"Una portaerei Usa è stata notata all'interno della zona di manovra da un aereo dei ricognizione della Marina", ha detto il portavoce delle manovre militari iraniane, il commodoro Mahmoud Mousabi. L'aereo iraniano, ha aggiunto, ha scattato video e foto dell'unità da guerra americana.
La nave da guerra 'avvistata' è probabilmente la portaerei a propulsione nucleare 'USS John Stennis', una delle più grandi unità navali della Marina Usa, che Washington ha già annunciato di voler mandare nella zona. Per il Pentagono si tratta di uno spostamento "programmato da tempo", ma è un fatto che le autorità statunitensi abbiano ribadito proprio ieri che la nave e il suo mezzo di accompagnamento, l'incrociatore lanciamissili 'USS Mobile Bay', si apprestavano ad attraversare i 54 km dello stretto tratto di mare che congiunge il golfo Persico con il golfo di Oman e il Mar Arabico.
L'Iran che è già sottoposto a numerosi tornate di sanzioni per il suo programma nucleare, ha più volte minacciato di voler chiudere lo stretto di Hormuz, se attaccato o se la sua economia sarà ulteriormente soffocata; ma una mossa del genere sprofonderebbe nel caos il mercato mondiale del petrolio.
Attualmente la Repubblica Islamica è nel bel mezzo delle manovre militari condotte
dalla Marina in acque internazionali ad est dello Stretto
, manovre durante le quali dovrebbero essere piazzate mine e utilizzati droni.
ISRAELE E GLI USA DEFINISCONO I LIMITI NUCLEARI PER L'IRAN - Gli Stati Uniti e Israele stanno definendo "i paletti" che, se saranno superati dall'Iran nello sviluppo del programma nucleare, faranno scattare un attacco preventivo per impedire che Teheran ottenga la bomba atomica.
E' quanto riporta il sito Daily Beast di Tina Brown, secondo il quale "nelle ultime settimane si sono intensificati contatti segreti per permettere ai due alleati di essere sulle stesse posizioni". Ad innescare l'accelerazione le dichiarazioni del ministro della Difesa, Leon Panetta, che alcune settimane fa aveva ribadito la sua contrarietà ad un attacco preventivo. Le sue parole hanno fatto infuriare il governo Netanyahu che ha ordinato all'ambasciatore a Washington, Michael Oren, di presentare una protesta ufficiale al dipartimento di Stato.
Subito dopo Panetta ha dato un'intervista alla Cbs in cui ha sostenuto che gli Stati Uniti sono pronti ad usare "qualsiasi mezzo a loro disposizione" per impedire che l'Iran abbia l'atomica.

IERI LA MINACCIA DI CHIUDERE LO STRETTO DI HORMUZ - All'indomani della nuova minaccia iraniana di chiudere lo stretto di Hormuz, il collo di bottiglia tra Oman e Iran da cui passa oltre un terzo delle petroliere di tutto il mondo, 
gli Stati Uniti avvertono Teheran che "non saranno tollerate interferenze con il passaggio delle navi". Washington alza la voce forte della presenza nel golfo della V flota in Barhein.
A conferma che gli Usa on intendono accettare il blocco di Hormuz la portaerei a propulsione nucleare 'USS John Stennis' e l'incrociatore lanciamissili 'USS Mobile Bay' si apprestano ad attraversare i 54 km del braccio di mare per raggiungere il Mare Arabico.
Era stato il controverso vicepresidente iraniano, Mohammad Reza Rahimi (pizzicato a rivendicare un falsa laurea ad Oxford), aveva minacciato una chiusura dello stretto in caso di sanzioni internazionali contro le esportazioni petrolifere dell'Iran, quinto Paese al mondo produttore di greggio. Sanzioni che gli Usa e l'Ue intendono adottare in risposta al programma nucleare di Teheran, che, secondo il rapporto dell'8 dicembre dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, ha elementi per realizzare un ordigno atomico.
Anche il capo della marina degli ayatollah, l'ammiraglio Habibollah Sayari, ha sostenuto che tecnicamente chiudere al traffico marittimo lo stretto di Hormuz sarebbe "più facile che bere un bicchier d'acqua" per l'Iran, se le autorità di Teheran lo ritenessero necessario. "Per ora però - ha aggiunto Sayari - non abbiamo bisogno di farlo, dal momento che abbiamo il Golfo di Oman sotto controllo, e possiamo controllare il transito".

















  Dott Fabio Troglia fabio.troglia@gmail.com www.lamiaeconomia.com

Re: [Lamiaeconomia] Bund e Dax possono scendere entrambe??



Il giorno 29 dicembre 2011 12:25, Lamiaeconomia di Fabio Troglia <provola_2007@libero.it> ha scritto:
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Bund e Dax possono scendere entrambe??



Bund e Dax possono scendere entrambe?? Discutevo di questo
argomento con alcuni colleghi trader, loro ritengono impossibile questo scenario, io invece ne sono estremamente convinto perché?
In una situazione normale, quindi facendo riferimento all'economia classica, quando i soldi vanno via della borsa vanno sull'obbligazionario, nel dettaglio verso quello più sicuro, quindi verso il Bund, ma oggi....


-Il Bund è già salito moltissimo e quindi attualmente è in bolla e non è possibile che la Germania possa finanziarsi a dei prezzi così bassi.


-Molti ritengono scontato il passaggio del flusso di denaro dalle azioni (es Dax) al Bund, solo perché non vedono delle alternative, ma la mia sensazione è che ci sarà un buon flusso di denaro che uscirà fuori dall'area euro. Quando comincerà questo fenomeno oltre alla discesa delle borse ci sarà una corsa alla vendita del Bund tedesco creando l'effetto panico che si vuole.


Come dico sempre, quello attuale non è una crisi classica quindi bisogna imparare a uscire fuori degli schemi mentali e le regole economiche canoniche, e pensare che il mondo è globale non esiste Europa, Usa ,Cina esiste un mondo globale unico. Quindi fate attenzione
a pensare di proteggere i vostri risparmi uscendo dalla borsa e andando sul Bund, come sta succedendo a coloro che continuano a comprare oro.



Dott Fabio Troglia 
fabio.troglia@gmail.com
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Re: [Lamiaeconomia] Walmart identifica il nostro mondo



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Walmart identifica il nostro mondo

Vi riporto questo interessante articolo,che ben rappresenta la dinamica della globalizzazione......


Se vuoi sapere perché la classe media è scomparsa
e dove sia andata, basta guardare al Walmart vicino casa. La gente entra per i prezzi bassi e ne esce con una pila di roba da poco ma, in senso figurativo, perde gli stipendi , il lavoro e la dignità per gli scarti venduti alla Casa dell'Economico.
Benvenuti alla logica fine del percorso della Reaganomics. Benvenuti nella visione da incubo della moralità di Ayan Rand, dove conosciamo il prezzo di tutto ma il valore di niente; dove il comportamento predatorio è celebrato e la nozione
di comunità è blasfema. 


Nel suo eccellente documentario, Walmart: The High Cost of Low Price, Robert Greenwald documenta con dovizia come i grandi magazzini Walmart abbassino le paghe in tutto il settore delle vendite e come impongano alti costi sociali ed economici agli stati e alle comunità in cui operano, distruggendo le imprese locali.
Ma i prezzi bassi – che comportano costi altissimi – sono irresistibili per il consumatore americano. Walmart ha praticamente messo nell'angolo la vendita al dettaglio e ha ammassato una ricchezza sconvolgente in tutto questo processo.
Ma non si tratto del solo Walmart. Gli enormi centri commerciali ora dettano legge nell'economia retail in tutti i settori, dall'elettronica ai prodotti per animali. E non si tratta solo delle vendite a dettaglio. L'intera economia statunitense è ora organizzata in base al concetto che avere roba da poco– tanto più, tanto meglio– è la conditio sine qua non della politica economica.
C'era un periodo in cui le grandi aziende sapevano che pagare i propri dipendenti con uno stipendio decente aveva benefici economici e sociali. Tutti sanno che Henry Ford disse di volere che i suoi dipendenti potessero permettersi l'acquisto delle auto che producevano e lanciò così sei decenni di prosperità.
Il movimento del lavoro ha contribuito a creare una struttura sociale ed economica in cui i lavoratori condividevano la ricchezza che avevano generato. Quando i lavoratori hanno i soldi sufficienti per consumare, stimolano la crescita economica. Quando la produzione era importante quanto il consumo, l'economia fioriva, il lavoratore comune aveva una dignità e i mezzi di produzioni avevano un valore.
Ma la struttura è stata sacrificata sull'Altare della Convenienza, e non produciamo più niente, consumiamo e basta.
La nostra principale attività si è trasformata in un frullato e in una manipolazione senza fine degli ingenti capitali prodotti dal vecchio sistema. Nessun valore è stato aggiunto, qualcuno è stato rastrellato dai super-ricchi con estrema facilità. È un colossale, auto-limitante schema Ponzi.
I ricchi e le corporations non hanno alcuna fedeltà per gli Stati Uniti o i propri lavoratori, e così hanno preso i frutti della sua mungitura e ci si sono seduti sopra, o li hanno investiti oltreoceano, dove si possono produrre le merci meno care.
Creatori di lavoro? Certamente. Ma non buoni lavori, e non qui.
Quando hanno scremato tutto il possibile dai consumatori statunitensi, si sono focalizzati sull'emergente classe media in Cina, in India e altrove, lasciandoci seduti in mezzo ai detriti decadenti della roba da poco che non ci possiamo più permettere, cercando invano quella felicità che pensavamo di comprare.
È una volata verso il fondo. Stipendi più bassi, condizioni di lavoro pericolose, maggiore inquinamento; un maggiore esaurimento del capitale naturale; più riscaldamento climatico; meno felicità.
Globalizzazione, la serva dell'Economia a Tutti i Costi, è celebrata come una soluzione, quando è invece il problema. E persino i più astuti economisti non sembrano capaci di capire che quando il vantaggio comparativo di una nazione si basa sui crimini ambientali e su condizioni inumane, questo vantaggio comparativo non opera nel modo in cui è presentato nei libri di testo e negli astratti modelli economici.
La globalizzazione ha permesso alle corporations di lasciarsi alle spalle la vecchia struttura economica basata su un'equa condivisione della ricchezza. Ad esempio,negli Stati Uniti la paga dei CEO sta ancora una volta aumentando, mentre la media degli stipendi non tiene il passo con l'inflazione.
Così come Walmart ha spinto in basso gli stipendi nel settore delle vendite al dettaglio, la Dottrina della Convenienza ha spinto in basso gli stipendi nelle nazioni sviluppate e li mantiene a livelli ingiusti nel mondo in via di sviluppo.
E lo sporco segreto che si nasconde dietro la facciata della globalizzazione è l'effetto devastante che sta avendo sull'ambiente.
Ad esempio, questa settimana Pechino ha dovuto subire un inquinamento dell'aria così grave che è stato necessario chiudere l'aeroporto. È semplice ignorare questo genere di insulto ambientale quando è "laggiù". Ma il carbone, la fuliggine e lo sozzume prodotto in Cina alla fine arriva da noi.
Viste le dimensioni che hanno raggiunto le attività umane, soffriamo delle conseguenze ambientali dei nostri acquisti, indipendentemente da quanto siano economici o da dove vengano prodotti. In un mondo dove gli umani sono diventati una forza globale della natura, "" corrisponde a "qui". Il cambiamento climatico è il paradigma di come questi insulti colpiscano tutti.
Ma il segreto più sporco in assoluto è che noi – il 99% - diamo forza a questa folle corsa. La nostra dipendenza dalla roba economica e il nostro desiderio che non si placa mai e poi mai è la benzina che alimenta questo distruttivo schema Ponzi.
Ma ci sono anche delle buone notizie. Se siamo quelli che hanno reso possibile la Walmartizzazione dell'America, abbiamo il potere di cambiare direzione.
Come?
Noi siamo il mercato, e noi decidiamo chi vince e chi perde a seconda di dove parcheggiamo i nostri soldi, di dove li investiamo, di cosa decidiamo di comprare e da chi scegliamo di comprare.
Pensateci. Acquistiamo circa 80 miliardi di dollari di roba al giorno, senza contare cosa spendiamo per le nostre case, per le nostre auto e per i soliti conti di casa.
Abbiamo un totale di 17,5 trilioni di dollari nei fondi pensione, la più grande fonte di denaro per le grandi banche, per Wall Street, i pesci grossi e altri speculatori assortiti che usiamo per fargli giocare la loro versione personalizzata di un rischiosissimo Texas hold 'em.
Il vero potere nel nostro sistema economico e politico risiede in noi, il 99%, se abbiamo l'intelligenza, la saggezza e il coraggio per prendercelo.
Dimenticatevi di Wall Street. Occupiamoci di tutto questo maledetto mercato. Votate con i vostri dollari e con le vostre ricchezze. C'è un elezione che si può comprare.


Fonte: The Walmartization of America Redux: How the Relentless Drive for Cheap Stuff Undermines Our Economy, Bankrupts Our Soul, and Pillages the Planet




Dott Fabio Troglia 
fabio.troglia@gmail.com
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mercoledì 28 dicembre 2011

[Lamiaeconomia] Piazza Affari,una fotografia del 2011




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Piazza Affari,una fotografia del 2011




Piazza Affari si avvia a chiudere il 2011 con un bilancio annuale in cui ai marcati cali dei listini azionari e della capitalizzazione, con
un numero di delisting superiore a quello delle nuove quotazioni, si accompagna una crescita degli scambi sul fixed income, su Etf, Etc e derivati.
Nei dati forniti da Borsa Italiana nella sua review dei mercati, aggiornati al 23 dicembre, il Ftse Italia All Share ha ottenuto una performance annuale negativa pari -24,48% <.FTITLMS> e il Ftse Mib <.FTMIB> -25,28%. L'indice Ftse Mib
storico, utilizzato per stimare i movimenti borsistici sui lunghi periodi, attraverso un calcolo che tiene conto tra l'altro dei prezzi ufficiali della giornata al termine della sessione diurna, segna una flessione del 23,66%. Nel comparto delle Pmi, il listino Ftse Italia Star realizza perdite di poco inferiori a -19,52%.

La capitalizzazione complessiva delle 328 società quotate sulla Borsa milanese è stata di 333,3 miliardi di euro, pari al 20,7% del Pil. Questo dato rappresenta una visibile diminuzione rispetto al dato annuale 2010, quando la capitalizzazione era stata di 425,1 miliardi, pari al 27,2% del Pil.
In questo quadro, nel 2011 i delisting hanno superato le nuove ammissioni a Piazza Affari. Le società revocate sono state infatti 14, mentre quelle che sono state collocate sul listino, compresa Fiat Industrial, sono 10, di cui una sola Ipo su Mta (Ferragamo).
Proprio le Ipo hanno raccolto sui mercati 587 milioni di euro, parte di una raccolta complessiva di 13,1 miliardi.
Gli scambi di azioni nel corso dell'anno hanno raggiunto una media giornaliera di 2,8 miliardi di euro e 270.156 contratti, per un totale di 68,1 milioni di contratti. Nel 2010, la media giornaliera era stata di 2,9 miliardi di euro e 243.306 contratti, per un totale di 62 milioni di contratti.
L'azione più scambiata del 2011, sia per controvalore che in termini di contratti, è stata Unicredit .
Nel periodo da gennaio a novembre scorsi, il mercato borsistico italiano è stato primo in Europa per la liquidità relativa delle proprie azioni, con un indice di turnover velocity che segnala il tasso di rotazione annuale delle azioni pari a 190,3%.
Sul versante Etf ed Etc continua il trend di crescita, con 85,2 miliardi di euro e 3,6 milioni di contratti, rispettivamente +8,6% e +4,4% sul totale 2010. Gli strumenti quotati sono saliti dai 563 di fine 2010 a 570; durante il 2011 sono stati quotati 111 ETF e 17 ETC.
Borsa Italiana comunica inoltre scambi record per i derivati azionari dell'Idem, con 44,7 milioni di contratti standard, in aumento del 7,8% dal 2010.
Dati in crescita anche per quanto riguarda il Mot, con un +18,9% di contratti scambiati, pari a 200,7 miliardi di euro.    









  Dott Fabio Troglia 
fabio.troglia@gmail.com
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Re: [Lamiaeconomia] Investire in Brasile conviene??




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Investire in Brasile conviene??

850
Grafico perEUR/BRL (EURBRL=X)


Investire in Brasile conviene??? Dipende....

Qui non entro nel merito di che cosa uno decida di acquistare o su che prodotto intenda investire,ma su come si debba obbligatoriamente impostare in maniera corretta l'operazione.
Mi riferisco alle conoscenze necessarie che servono per acquistare all'estero,serve sempre:
-Una struttura societaria,studiata secondo paramentri dell'acquirente secondo le sue esigenze.
-Una copertura dal rischio
cambio!! Oggi chi ha comperato nel 2009 in Real ha perso il 21% del suo valore a causa della svalutazione dell'euro nel confronto del Real,tali rischi si devono per forza gestire altrimenti non si fa un investimento,ma si realizza un sogno esotico ma non si fa un investimento.



Oggi purtroppo va molto di moda investire all'estero,ma non come forma di investimento,ma per paura del sistema Italia,ne consegue che si fanno operazione senza pianificazioni,io le chiamo da Supermercato e poi si ottengono risultati pessimi che invece di risolvere un problema lo rendono internazionalmente più grande.


Ricordate che un investimento di qualità deve essere:


-Raro,quindi dovete trovralo con fatica,cercando e assolutamente dovete fare attenzione a non farvelo scappare.
-Deve essere acquistato nella maniera corretta sia dal punto di vista giuridico,che dal punto di vista finanziario,perchè altrimenti rischiate di farvi erodere il vs guadagno dalla finanza.
-Deve essere sempre facilemente monetizzabile e in caso non lo sia,deve essere una parte limitata del vs patrimonio.


Per chi avesse dei dubbi o volesse dei chiarimenti,mi può scrivere liberamente una mail!!






Dott Fabio Troglia 
fabio.troglia@gmail.com 
www.lamiaeconomia.com

sabato 24 dicembre 2011

Re: [Lamiaeconomia] Questo Natale mi fa schifo





Cari amici,
ha voi piace questo tipo di Natale?? Dove l'obiettivo unico è quello del dovere di consumare,di scambiarsi regali inuitli superfli,spesso doppioni di cose che già abbiamo.
Noi ci lamentiamo spesso della ns condizione,delle ristrettezze a cui ci porta il sistema, senza rendeci conto che ci sono sempre tante persone che stanno molto peggio di noi e che hanno bisogno del nostro aiuto.
Purtroppo anche nel mondo della beneficienza ci sono molti sprechi,vedi Unicef e altre mille organizzazioni gigantesche,che dei soldi che ricevono, metà li spendono per mantenere le loro strutture e poi danno le briciole a coloro a cui sono destinati i fondi.
Mentre ci sono associazioni,tipo Il Villaggio della Gioia che fanno veramente cose concrete con quello che ricevono...
Un Natale consapevole a tutti




Tratto da:

Dai suoi scritti:
«…un mattino una bimba bussa alla mia porta. Vedo una bimba sorridente; mi dice: "asante baba" (grazie baba). Stupito le chiedo il perché; io non la conosco. "hapana baba" (no padre) mi risponde
"tu mi conosci; sei stato nella mia capanna e mi hai fatto una carezza". Stupito chiedo "ma non hai mamma che ti accarezza?". "Mamma non ce l'ho". "ci sara papà". "papà non lo conosco". "ma allora chi c'è nella tua capanna?". "c'è una zia, molto vecchia e cieca, non mi vede e non mi accarezza mai…".»
«Nel mondo ci sono 100 milioni di orfani. Sono il segno di un mondo impazzito e sconvolgente, irriflessivo e volutamente impotente, grido di attesa inascoltato e sepolto nelle coscienze di uomini che non riescono più a trovare giustizia, calore e passione, amore e tenerezza per le creature più belle, più fragili, più innocenti e bisognose di tutto.»
«Alice era una piccola creatura dagli occhi azzurri e dolcissimi. Era stesa sulla sua piccola stuoia con le braccine in croce; troppo munite e fragili per poterle muovere; troppo deboli per lottare con la vita. Mi scrutava con i suoi occhi profondi come il suo cielo infinito, mentre i miei si sono riempiti di lacrime. L'ho stretta forte forte al cuore mentre la sua anima volava radiosa verso la Luce e la Vita.»
«…come vorrei trovare tanti e tanti amici ed insieme ricostruire la Terra perché solo così il Cielo si fa più vicino.»

venerdì 23 dicembre 2011

Re: [Lamiaeconomia] Mentre arriva il Natale la Francia aspetta..




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Mentre arriva il Natale la Francia aspetta



Mentre tutti pensano al Natale lo spread del debito francese rispetto a quello tedesco aspetta di esplodere....

SUMMARY ONE-YEAR CHART INTERACTIVE CHART
Value 223.67 One-Year Chart for French Republic (CFRTR1U5:IND)
Change -0.777 (-0.346%)
Open 223.67
High 227.53
Low 219.81


Interactive Chart


Con buona probabilità
il downgrade della Francia avverrà presto, nel mese di Gennaio,quando a mio avviso  nessuno se lo aspetta arriverà . In questo momento detenere obbligazioni francesi non è saggio ed è per questo che nel mio portafoglio obbligazionario me ne sono
liberato con un buon Gain,ma fate attenzione,perchè partendo da valori molto alti la discesa sarà abbastanza ripida,soprattutto sulle scadenze più lunghe.



  Dott Fabio Troglia
 fabio.troglia@gmail.com
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Re: [Lamiaeconomia] Londra chiede scusa e...




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Londra chiede scusa e...

Come era ovvio che fosse.....l'Euro sarà la valuta del futuro,come vi dico da sempre e chi pensa
di starne fuori,verrà costretto dai poteri forti a rientrare. Vediamo questo sgarbo quanto costerà a Londra



Negli ambienti governativi corre voce che le linee telefoniche con Londra da alcuni giorni sarebbero diventate molto calde. Il premier David Cameron, infatti, si sarebbe accorto di aver fatto forse
il passo più lungo della gamba tirandosi fuori dall'accordo Ue in merito alle regole più rigide sui bilanci statali.


È vero che l'elettorato conservatore britannico vede l'Unione Europea come il fumo negli occhi, ma lo splendido isolamento inaugurato da Cameron è piaciuto molto meno alla City, dove non sono pochi i banchieri preoccupati di trovarsi ai margini di un mercato finanziario europeo a guida tedesca. E ancora meno l'isolazionismo del premier è piaciuto al suo vice, nonché principale alleato, Nick Clegg, leader dei liberali, nonché ai rappresentanti delle autorità locali di Scozia, Galles ed Irlanda del Nord, che non hanno nascosto a giornali e tv la loro preoccupazione.






  Dott Fabio Troglia
 fabio.troglia@gmail.com
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giovedì 22 dicembre 2011

Re: [Lamiaeconomia] Commodities: Copper è pronto..




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Commodities: Copper è pronto..


Nel mercato delle commodities, il Copper è sicuramente
fra
quelli più legato al ciclo economico, quindi il metallo che prima di altri risentirà della nuova recessione.
Il Copper dal punto di vista grafico aprissimo romperà i tre euro avendo come target finale area 1,5-2
Buon trading a tutti


  Dott Fabio Troglia fabio.troglia@gmail.com www.lamiaeconomia.com

Re: [Lamiaeconomia] Le banche si preparano all'impatto...




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Le banche si preparano all'impatto...
 


 L'asta straordinaria della Bce a tre anni di ieri che ha inondato il sistema bancario europeo con 489 miliardi di liquidità ha coperto
il 44% del total funding 2012 delle banche italiane, secondo la stima di Intermonte.
Nella sua morning note, ottenuta da Reuters, Intermonte stima anche che il finanziamento netto per le banche italiane sia stato di 50 miliardi.
La stessa stima di un finanziamento netto attorno ai 50 miliardi viene riportata in un report di Merrill Lynch secondo
cui i fondi della Bce potrebbero contare per il 5% dei total asset delle banche italiane da 1,3% stimato nel 2010.

Ieri il sistema bancario italiano ha sottoscritto al p/t a tre anni della Bce 116 miliardi di euro. Per aggiudicarsi la ragguardevole quota del 23,7% del totale dei fondi è stato decisivo l'apporto, per 40,4 miliardi, dei bond garantiti dallo Stato che 14 banche hanno attivato in tempi strettissimi con il supporto di Tesoro e Bankitalia.  









  Dott Fabio Troglia 
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Re: [Lamiaeconomia] Ltro: Long Term Refinancing Operation



Il giorno 22 dicembre 2011 10:57, Lamiaeconomia di Fabio Troglia <provola_2007@libero.it> ha scritto:
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Ltro: Long Term Refinancing Operation


Ltro, si tratta di un'operazione finanziaria, con cui la BCE dà la possibilità a tutti gli istituti bancari che ne abbiano necessità, di finanziarsi per tre anni all'1%. L'idea nasce
nella convinzione che le banche con questi soldi avrebbero comperato titoli di Stato dei paesi sovrani e quindi chiusa l'emorragia attualmente in atto sui debiti sovrani.
Io faccio una riflessione, l'Eba l'organismo di controllo sulle banche, ha richiesto a queste ultime parametri più stringenti di patrimonializzazione, per far fronte alla crisi. La crisi di patrimonializzazione delle banche è nata prevalentemente dalla fortissima svalutazione dei titoli di debito sovrano
che le banche  detenevano in portafoglio, quindi ora da una parte si chiede alle banche di aumentare la patrimonializzazione dall'altra si pretende che le banche con i soldi ottenuti dal Ltro comperino nuovi titoli di Stato, ma se poi questi riprendono a scendere la situazione di fatto è peggiore rispetto a prima perché aumenta la loro esposizione verso i titoli di debito sovrano, da qui la decisione a mio avviso corretta da parte delle banche di non voler comperare altri titoli di debito.

Quindi allo stato attuale delle cose, le banche hanno ricorso in maniera massiccia ai nuovi finanziamenti, ma con l'unico scopo di essere preparati al prossimo crollo che ci sarà, dei titoli di debito sovrano nonché dei mercati azionari. Il caro vecchio Draghi, questa dinamica la conosce benissimo, lo sapeva fin da quando ho pensato a questa manovra, ma così facendo in maniera elegante ha dato liquidi dalle banche che in questo modo potranno affrontare la successiva crisi dei mercati e del debito sovrano senza fallire e senza necessità di essere nazionalizzate. Inoltre ha ottenuto un duplice vantaggio in quanto lui risulta il buono e le banche invece sono cattive non comprano titoli di debito sovrano, ma in realtà è un gioco ben definito con regole chiare, anche se forse non tutti.
quindi il Ltro ( Long Term Refinancing Operation) non è altro che un operazione di salvataggio banche nei confronti delle future turbolenze.






  Dott Fabio Troglia
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mercoledì 21 dicembre 2011

Re: [Lamiaeconomia] Bene il Pil italiano...




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Bene il Pil italiano...

Il prodotto interno lordo nel terzo trimestre 2011
è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Nei confronti del terzo trimestre 2010 si rileva invece un aumento dello 0,2%. Lo comunica l'Istat. L'Istat
ha rivisto al ribasso i dati sul prodotto interno lordo nei primi due trimestri del 2011. La crescita tendenziale, cioé rispetto al trimestre corrispondente del 2010, del primo trimestre di quest'anno è stata rivista da +1% a +0,8%, mentre quella del secondo trimestre passa da +0,8% a +0,7%. Restano invece invariati i dati sulla crescita congiunturale, cioé rispetto al trimestre precedente: +0,1% nel primo trimestre 2011 e +0,3% nel secondo trimestre.
Con un calo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, nel periodo luglio-settembre 2011 si registra il primo dato negativo del prodotto interno lordo dal quarto trimestre 2009, quando si era registrato un calo dello 0,1%. E' quanto risulta dai dati Istat.
La crescita acquisita per il 2011 è pari allo 0,5%. Lo comunica l'Istat, spiegando che è il risultato che si otterrebbe se nel quarto trimestre la variazione congiunturale fosse nulla.
Nel terzo trimestre 2011 "tutte le componenti della domanda interna sono risultate in diminuzione", riferisce ancora l'Istat. Le importazioni si sono ridotte dell'1,1%, le esportazioni sono cresciute dell'1,6%. Il terzo trimestre 2011 - informa ancora l'istituto di statistica - ha avuto due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno del terzo trimestre 2010.









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martedì 20 dicembre 2011

Re: [Lamiaeconomia] Banche: il problema oggi è diverso




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Banche: il problema oggi è diverso




Ecco l'ultimo rilevamento dell'euribor:

Euribor: tre mesi fissato invariato a 1,418%


Ovvero il tasso

con cui le banche si scambiano denaro....come mai è cosi basso?? Perchè vuol dire che il problema non è come in passato di sfiducia all'interno del sistema bancario, il problema è diverso.
Il punto che questi simpatici politicanti vogliono risolvere un problema nuovo come se fosse uno vecchio.
Nella precedente crisi, si era creata una fortissima sfiducia nel sistema bancario, per cui i singoli istituti non si prestavano denaro e il tasso dell'Euribor era schizzato alle stelle.
Oggi il problema è di natura completamente diversa, infatti le banche soffrono la svalutazione dei titoli di debito sovrani che hanno per ovvi motivi in portafoglio, questo porta lo stesso risultato ovvero che le banche non prestano soldi, ma la radice del problema è differente.
Quindi a mio avviso dare oggi sono illimitate risorse alle banche non è una soluzione , come potrebbe esserlo per esempio il congelamento della contabilizzazione del valore dei titoli di Stato.
Quello che voglio dire è che le banche non prestano soldi non perché non ne hanno, ma perché il rischio che si devono accollare a livello di bilancio è troppo elevato e quindi con il forte restringimento dei parametri voluto dall'Europa sarebbero sempre sottopatrimonializzate.





  Dott Fabio Troglia 
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Re: [Lamiaeconomia] Regalo di Natale tedesco




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Regalo di Natale tedesco

Regalo di Natale tedesco,attualmente
uhyjdirei che c'è lo possa fare il Bund tedesco.
Infatti complice mille ragioni che ben conosciamo il Bund tedesco è salito in maniera esagerata,ma siccome la Germania non si può indebitare a "0" ora deve per forza scendere e vista la fase distributiva del grafico direi che ci siamo.
Per cavalcare
questo ribasso potete utilizzare questo etf a leva FR0010869578 

oppure la cosa migliore è sempre quella di comprare il future.


Buon trading a tutti!!




  Dott Fabio Troglia
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