lunedì 23 gennaio 2012

[Lamiaeconomia] Caso di trading: Diritti Unicredit




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Caso di trading: Diritti Unicredit


Ho ricevuto da alcuni lettori, ed alcuni persone che seguono attivamente il mio portafoglio, degli "appunti" sul fatto
che io abbia deciso di vendere il primo giorno i diritti Unicredit.
Sicuramente a posteriori è risultat una scelta, che poteva essere gestita in maniera differente, ma conoscendo i fatti, non con i dati a nostra disposizione in partenza.
La differenza rispetto a molti altri blog o altre persone che spesso narrano le loro imprese, sta nella differenza che io vivo di trading e che quindi devo sempre pensare a preservare il capitale e quindi lavorando con i miei soldi e con denaro reale a volte risulto essere più cautelativo rispetto ad altri che lavorano solo con parole.
Questo posto non vuole essere un post polemico perché io amo essere messo in discussione, mi crea una carica e una voglia di migliorarmi nelle operazioni successive, ricordo che l'importante nel trading non è fare sempre il top in tutte le operazioni ma fare una media di operazioni vincenti superiore a quelle in rosso. Detto questo, analizzando l'operazione e ricordandoci la fase di mercato particolare in cui si trovava Unicredit, l'idea di vendere i diritti subito e di monetizzare, mantenendo sempre in carico il titolo. Tutti i rialzi di questi giorni sono stati incamerati, sicuramente se avessimo tenuto diritti maggiormente si sarebbe potuto fare un maggior profitto. Una volta decisa una strategia operativa, e mia regola personale nata da una serie di scottature del passato, non toccare più l'operazione, per evitare di fare una serie di entrate uscite e rimanere poi con il cerino in mano.
Quindi da quest'operazione come da molte altre il nostro obiettivo è sempre quello di imparare, di non rimuginare su guadagni non fatti e cercare sempre di fare nuovi profitti con
situazioni nuove e che abbiano un giusto rapporto rischio rendimento.

Faccio un altro esempio pratico, sono al ribasso sull'indice americano, siccome mi stupisce che tale indice non faccia delle pause di rintracciamento, come si dice in gergo: non prenda fiato, che cosa faccio???
Apro un'operazione long per limitare le perdite 
Apro operazioni long per aumentare le mie esposizioni rispetto a quella ribassista 
-Oppure come nel mio caso ho aperto posizioni short sul Bund??


È ovvio che la risposta corretta e quest'ultima, perché spesso i mercati hanno dei trend ingannevoli e quindi per inseguirli ci si trova in situazioni contraddittorie, quindi è sempre bene investire in una direzione che dal punto di vista tecnico sia corretta, meglio in questo caso se non correlata dal trend principale. Quindi alla fine del movimento ribassista sul Bund si chiuderanno tali posizioni  in Gain e si attenderà che l'indice americano giri al ribasso, però le perdite generate dal rialzo dell'indice americano sono state coperte nel nostro portafoglio dall'operazione ribassista sul Bund, quindi a chiusura della strategia avremmo guadagnato su entrambe le posizioni e avendo sempre gestito il rischio.
Questo è uno dei tanti esempi, di gestione del rischio e di diversificazione corretta del portafoglio, che è quello che fanno gli operatori a livello professionale.
Buon trading tutti




  Dott Fabio Troglia 
fabio.troglia@gmail.com
 www.lamiaeconomia.com

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