lunedì 2 gennaio 2012

[Lamiaeconomia] MERCATO IMMOBILIARE ITALIANO 2012...MEGLIO STARE LONTANI



Il giorno 02 gennaio 2012 12:21, Lamiaeconomia di Fabio Troglia <provola_2007@libero.it> ha scritto:
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MERCATO IMMOBILIARE ITALIANO 2012...MEGLIO STARE LONTANI  




Come vi scrivevo in questo mio vecchio Post:


Ora il ns caro amico Antonio,ci aggiorna sulla situazione e....


Ormai è certo il 2012 sarà
un altro anno di passione per l'economia italiana ed europea. Lo hanno certificato tutti, dalla BCE al FMI. E se per noi sarà recessione, molto negativa sarà la situazione immobiliare. Il bene rifugio degli italiani per eccellenza subirà una certa contrazione.


Il segnale arriva da Enrico Lodi, Direttore Generale Credit Bureau Services di CRIF che segnala come la domanda di mutui ipotecari delle famiglie italiane sia letteralmente crollato rispetto al 2010 del 33%. Insomma gli italiani, consci di quello che gli aspetta ben si guardano da investire nel mattone. Ma vi sono degli aspetti che quel dato non considera:

1) Ad ottobre non era stata ancora scritta la manovra "Salva Italia" con tutte le new entry in fatto di tassazione degli immobili e rivalutazione degli estimi catastali che risulteranno un vero salasso soprattutto per i possessori di due o più immobili

2) Se la domanda è crollata del 33%, contemporaneamente stanno diventando più selettive le banche a concedere i mutui. Infatti gli spread per mutui sono saliti al 4%, stanno riducendo gli anni di mutuo e chiedono sempre più maggiori garanzie. Garanzie che ormai in molti non sono più in grado di dare  visti i contratti di lavoro in circolazione ( per chi il lavoro lo ha).

Il mix di recessione, riduzione del credito, licenziamenti, tassazione e pessimismo generalizzato provocheranno nel 2012 un terremoto nel mercato immobiliare italiano. Da lato dell'offerta sempre più persone non saranno in grado di onorare i propri mutui a causa dei licenziamenti, le imprese immobiliari e i possessori di più immobili si ritroveranno a dover pagare cifre astronomiche per IMU & CO costringendo in tanti a vendere.
Dal lato della domanda il mix di licenziamenti e stretta creditizia porterà a una forte contrazione di acquisto di immobili.
Basta dare un'occhiata ai titoli delle maggiori aziende del settore immobiliare per avere il polso degli investitori. Nell'ultimo anno Aedes ha bruciato il 66% della propria capitalizzazione, Brioschi il 41,75%,Prelios l'80% contro un calo della Borsa Italiana del 26% ( dati Borsa Italiana del 02/01/2012).
Insomma meglio stare lontani, la casa, il bene rifugio rischia di diventare una trappola.

Autore:
Antonio Di Gilio






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