Novità: Bussola dei mercati,aggiornamento giornaliero sui fatti più importanti per i mercati finanziari globali http://www.lamiaeconomia.com/2011/09/bussola-dei-mercati-finanziari.html Scrivimi per sapere come riceverla a : fabio.troglia@gmail.com Oppure contattami al 0110437179
Islanda di nuovo in piazza, ma perché??
I cittadini, esasperati senza lavoro, senza soldi per mangiare non vogliono pagare all'Olanda
e all'Inghilterra, i debiti fatti da pochi banchieri, non ci stanno alla socializzazione delle perdite.
Questo aspetto, in futuro quando la crisi diventerà ancora più forte, penso sarà un fattore di grossa rilevanza.
Già oggi una situazione analoga viene vissuta dalla popolazione greca, che protesta per i tagli, che protesta per la riduzione degli stipendi, ma se domani ricevuti gli aiuti economici, si dovesse arrivare una situazione di apparente stabilità, la situazione potrebbe comunque degenerare per la mancanza di miglioramenti e il popolo attribuire, giustamente, la sua situazione di precarietà alla necessità da parte dello Stato di ripagare i suii debiti.
Quindi quello che emerge è un duplice problema, far passare i licenziamenti e i piani di ristrettezza economica per ricevere gli aiuti, in un secondo tempo far fronte per anni a situazioni di difficoltà che oggi si pensa possano essere solo temporanea e quindi, insinuare nella mente della popolazione, di non voler più sottostare alle regole, queste l'inizio della rivoluzione.
Dott Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
www.lamiaeconomia.com
Islanda perchè di nuovo in piazza??
Islanda di nuovo in piazza, ma perché??
I cittadini, esasperati senza lavoro, senza soldi per mangiare non vogliono pagare all'Olanda
e all'Inghilterra, i debiti fatti da pochi banchieri, non ci stanno alla socializzazione delle perdite.
Questo aspetto, in futuro quando la crisi diventerà ancora più forte, penso sarà un fattore di grossa rilevanza.
Già oggi una situazione analoga viene vissuta dalla popolazione greca, che protesta per i tagli, che protesta per la riduzione degli stipendi, ma se domani ricevuti gli aiuti economici, si dovesse arrivare una situazione di apparente stabilità, la situazione potrebbe comunque degenerare per la mancanza di miglioramenti e il popolo attribuire, giustamente, la sua situazione di precarietà alla necessità da parte dello Stato di ripagare i suii debiti.
Quindi quello che emerge è un duplice problema, far passare i licenziamenti e i piani di ristrettezza economica per ricevere gli aiuti, in un secondo tempo far fronte per anni a situazioni di difficoltà che oggi si pensa possano essere solo temporanea e quindi, insinuare nella mente della popolazione, di non voler più sottostare alle regole, queste l'inizio della rivoluzione.
Dott Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
www.lamiaeconomia.com
Nessun commento:
Posta un commento