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Dott. Fabio Troglia
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Torino ha un'imprenditore illuminato!
Oscar Farinetti non si ferma. E non tradisce. Non pago dei successi che sta mietendo il marchio Eataly in tutto il mondo, sceglie Torino, il primo amore, per sperimentare una formula nuova e in sintonia con i tempi (di preoccupazioni economiche e ambientali) che più non si può: accanto al Palazzo Carpano del Lingotto, dove nel 2007 debuttò il primo mix di ristorantini tematici e vendita di prodotti che fino ad allora si trovavano soltanto al Salone del Gusto, ora nascerà un nuovo complesso del tutto identico al primo Eataly. Solo che lì dentro, su tutta la superficie oggi occupata dal parcheggio (che scivolerà sottoterra), si svilupperà il primo «Green Retail Park» al mondo. «Un complesso che ospiterà attività di commercio e servizi le cui politiche di offerta, distribuzione e vendita saranno orientate all'eco-sostenibilità e alla responsabilità sociale» sta scritto sulla scheda del progetto, curato dal Negozio Blu Architetti Associati. Ventimila metri quadri tutti dedicati all'acquisto verde. Dal cibo all'abbigliamento sino all'auto. Tutto, ma proprio tutto in quella bio-cittadella sarà buono, pulito e giusto.
A cominciare appunto dalla sede, realizzata con tecnologie e materiali in sintonia con l'ambiente. Il progetto propone una continuità con il fronte urbano costituito dalla facciata di Eataly: ne verranno rispettate le proporzioni e i rapporti tra pieni e vuoti, e i nuovi materiali dialogheranno per colorazione e texture. Il fronte rivolto a sud sarà caratterizzato da un sistema di schermature solari a brise-soleil, e ospiterà pareti vegetali. I tetti saranno costituiti da coperture verdi in grado di mitigare gli impatti ambientali: diminuzione del fabbisogno energetico per rendere freschi gli edifici, riducendo l'effetto «isola di calore» della copertura, con un'azione di filtro delle polveri sottili e l'aumento della capacità fono-assorbente. «Si utilizzeranno - spiega l'architetto Cristiana Catino - a tecnologie e materiali con caratteristiche di eco-compatibilità; saranno adottate soluzioni architettoniche e impiantistiche rivolte al risparmio energetico, integrate da sistemi di pannelli fotovoltaici.
A occupare quei 20 mila metri quadri ci saranno ditte di abbigliamento e di calzature bio compatibili, società di servizi di energie rinnovabili, imprese specializzate nella bio-edilizia, prodotti per il giardino e l'orto biologico, cibo e cosmetici biologici, arredamento e casalinghi sostenibili, un ristorante di qualità, un centro benessere specializzato. Si potrà pure comprare un motorino o un'auto verde, e al centro della struttura ci sarà una zona di eco-assistenza dedicata, per esempio a chi vuole risparmiare energia a casa, installare i pannelli solari, imparare a rispettare l'ambiente anche nelle piccole cose quotidiane.
«Questa metamorfosi - spiega la direttrice dell'Urbanistica Paola Virano che sta seguendo per l'assessore all'Urbanistica Ilda Curti - ha l'obiettivo di realizzare un sistema integrato di spazi pubblici pedonali di qualità, collegati con la piazza di fronte a Eataly». E aggiunge: «L'idea è quella di articolare il nuovo edificato attorno ad una piazza pedonale, spazio attrattivo su cui si affacciano le diverse attività: anche la strada pedonale sarà verde e attraverserà piacevolemente l'intera area.
Fonte: La Stampa.it
Dott. Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 8/06/2012 10:43:00 AM
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