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All'inizio del 2011 servira' una manovra bis da 7 miliardi di euro. E' quanto stima il Nens, l'istituto guidato dall'ex ministro dell'Economia, Vincenzo Visco, che ha presentato oggi il rapporto su "Andamenti e prospettive della finanza pubblica italiana".
Per il 2011, il raggiungimento degli obiettivi indicati dal Governo e' realizzabile soltanto a condizione di massicci tagli di spesa e rilevanti incrementi di gettito. Il sostanziale equilibrio dei conti pubblici, tuttavia, e' perseguito con la rinuncia ad ogni misura di stimolo della crescita dell'economia. La conseguenza non e' soltanto una crescita del Pil inferiore a tutti gli altri Paesi concorrenti, ma, in termini sociali, la chiusura di imprese e la crescita della disoccupazione fra le piu' preoccupanti d'Europa. Nonostante cio', prosegue il Nens, gli equilibri di finanza pubblica non sono garantiti e l'ipotesi della necessita' di un'ulteriore manovra correttiva, anche se negata dal ministro Tremonti, viene adesso avanzata con preoccupazione anche dalla Commissione europea.
Il Nens stima che nel 2011 il Pil dell'Italia si attesti sul +1%, di cui 0,3 punti percentuali determinati dalla spesa delle famiglie residenti, 0,5 dagli investimenti fissi lordi e 0,2 dalla domanda estera netta. com/ren
Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 12/07/2010 03:24:00 PM
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