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E' quanto emerge dai dati pubblicati sul sito della Banca centrale di San Marino ieri sera, dopo mesi di blackout informativo. La nota mensile, che negli anni scorsi dava un rendiconto mensile sulla situazione degli istituti del Titano, da gennaio non era stata più pubblicata.
Al 30 giugno la raccolta totale del sistema bancario sanmarinese era pari a 7,9 miliardi di euro, in calo rispetto agli 8,28 miliardi registrati alla fine del primo trimestre e ai 9 miliardi di un anno prima (secondo i dati provvisori riportati all'epoca sulla nota mensile).
Scende soprattutto la raccolta diretta, a 5,47 miliardi, dai 5,78 miliardi del 31 marzo 2011 e dai 6,13 miliardi di fine giugno 2010.
In particolare i depositi alla clientela a vista sono diminuiti a 1,95 miliardi dai 2,22 miliardi della fine del primo trimestre e dai 2,5 miliardi di un anno prima.
Secondo una nota della Banca centrale di San Marino la flessione della raccolta diretta tra il primo e il secondo trimestre 2011 "è solo in minima parte (pari a circa il 5%) riconducibile ad un effettivo deflusso di risorse dal sistema; la maggior parte della riduzione dei depositi a vista risulta, infatti, connessa al rientro di finanziamenti già erogati".
RAPPORTO SOFFERENZE/IMPIEGHI SALE A 7,6% DA 3,6 IN 2010
A fronte di impieghi lordi in lieve diminuzione, a 4,4 miliardi al 30 giugno, dai 4,8 miliardi di tre mesi prima e dai circa 5 miliardi di un anno prima, balza invece il rapporto sofferenze-impieghi, salendo al 7,6% a fine giugno, dal 5,8% di fine marzo e dal 3,6% di giugno 2010.
"In termini di qualità del credito, si registra un incremento delle sofferenze lorde, tenuto anche conto dei più rigorosi criteri di classificazione dei crediti adottati su sollecitazione della vigilanza da parte delle banche" spiega la banca centrale.
Il sistema bancario sanmarinese ha subito un duro colpo con lo scudo fiscale che, in due tranche, tra il 15 settembre 2009 al 30 aprile 2010, aveva drenato 4,753 miliardi di euro dalle casse degli istituti del Titano, oltre un terzo della raccolta bancaria totale al 31 agosto 2009 (13,5 miliardi circa).
Dott Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
www.lamiaeconomia.com
San Marino in crisi??
Le banche di San Marino hanno registrato
un'ulteriore flessione della raccolta nei primi sei mesi dell'anno e un deciso aumento delle sofferenze in rapporto agli impieghi.E' quanto emerge dai dati pubblicati sul sito della Banca centrale di San Marino ieri sera, dopo mesi di blackout informativo. La nota mensile, che negli anni scorsi dava un rendiconto mensile sulla situazione degli istituti del Titano, da gennaio non era stata più pubblicata.
Al 30 giugno la raccolta totale del sistema bancario sanmarinese era pari a 7,9 miliardi di euro, in calo rispetto agli 8,28 miliardi registrati alla fine del primo trimestre e ai 9 miliardi di un anno prima (secondo i dati provvisori riportati all'epoca sulla nota mensile).
Scende soprattutto la raccolta diretta, a 5,47 miliardi, dai 5,78 miliardi del 31 marzo 2011 e dai 6,13 miliardi di fine giugno 2010.
In particolare i depositi alla clientela a vista sono diminuiti a 1,95 miliardi dai 2,22 miliardi della fine del primo trimestre e dai 2,5 miliardi di un anno prima.
Secondo una nota della Banca centrale di San Marino la flessione della raccolta diretta tra il primo e il secondo trimestre 2011 "è solo in minima parte (pari a circa il 5%) riconducibile ad un effettivo deflusso di risorse dal sistema; la maggior parte della riduzione dei depositi a vista risulta, infatti, connessa al rientro di finanziamenti già erogati".
RAPPORTO SOFFERENZE/IMPIEGHI SALE A 7,6% DA 3,6 IN 2010
A fronte di impieghi lordi in lieve diminuzione, a 4,4 miliardi al 30 giugno, dai 4,8 miliardi di tre mesi prima e dai circa 5 miliardi di un anno prima, balza invece il rapporto sofferenze-impieghi, salendo al 7,6% a fine giugno, dal 5,8% di fine marzo e dal 3,6% di giugno 2010.
"In termini di qualità del credito, si registra un incremento delle sofferenze lorde, tenuto anche conto dei più rigorosi criteri di classificazione dei crediti adottati su sollecitazione della vigilanza da parte delle banche" spiega la banca centrale.
Il sistema bancario sanmarinese ha subito un duro colpo con lo scudo fiscale che, in due tranche, tra il 15 settembre 2009 al 30 aprile 2010, aveva drenato 4,753 miliardi di euro dalle casse degli istituti del Titano, oltre un terzo della raccolta bancaria totale al 31 agosto 2009 (13,5 miliardi circa).
Dott Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
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