lunedì 4 marzo 2013

La prossima crisi si chiamerà: Cina




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La prossima crisi si chiamerà: Cina

La Cina ha intenzione di adottare della manovre di austerity per frenare la corsa dei prezzi del settore immobiliare, che oramai è pronto per scoppiare.
Marzo è
un periodo importante e a livello ciclico potrebbe partire un importante movimento di lungo termine:

http://www.lamiaeconomia.com/2013/01/sp500-ftse-mib-2-anni-di-ribasso.html

Ora sembrano essereci davvero tutti gli ingerdienti:

-Usa, per la prima volta non viene trovato un accordo e venerdi sono partiti taglia alla spesa per 85 milioni di dollari,mentre sino ad ora il mercato si era sempre abituato ad aiuti in extremis.
-Italia...no comment sta riacutizzando la situazione europa
-Cina di cui nessuno  parla..be potrebbe essere il vero nuovo caso...
La Cina è la seconda potenza al mondo,ma è cresciuta troppo velocemente e questo non ha permesso all'economia reale di creare un ceto medio,che è la caratteristica tipica dei paesi sviluppati.Ovvero quel ceto che garantisce spese, consumi in maniera costante.Invece in Cina ci sono i super ricchi e i super poveri.Nella situazione mondiale attuale cosa notiamo?

Disoccupazione,che determina meno reddito,che determina abbassamento dei consumi globali,la Cina che non è altro che colei che produce "cose" per il mondo che fine può fare?
Fino adesso il governo ci ha messo una pezza,per evitare che la massa di lavoratori si riversasse nelle strade,ma ora è veramente in difficoltà.Dal punto di vista immobiliare a zone costruite vuote, altre quelle nei centri più in voga in super bolla..insomma una nazione che è ricca di squilibri che devono essere normalizzati,prima o dopo.
Quindi osserviamo con attenzione il mondo Cina,perchè io penso che la prossima crisi non si chiamera Usa ne Europa,ma Cina!



  Dott. Fabio Troglia
 fabio.troglia@gmail.com
 www.lamiaeconomia.com

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