venerdì 1 marzo 2013

Ottimi dati italiani




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Ottimi dati italiani


Il Pil italiano nel 2012 ha registrato una contrazione del 2,4%. Il dato è risultato in linea con le stime fornite dal Governo. Il calo, rimarca l'Istat, è trainato dal lato della domanda da una caduta in volume del 3,9% dei consumi finali nazionali e
dell'8% degli investimenti fissi lordi, mentre le esportazioni di beni e servizi hanno segnato un aumento del 2,3%. Le importazioni sono diminuite del 7,7%.
Lo scorso 14 febbraio i dati sul quarto trimestre 2012 avevano evidenziato un calo dello 0,9% t/t, ossia il peggior trimestre da inizio 2009 per l'economia italiana che risulta in recessione da sei trimestri consecutivi.
Deficit scende al 3% a fine 2012, debito/Pil ai massimi dal 1990Il rapporto deficit/Pil dell'Italia a fine 2012 risulta del 3% dal 3,8% dell'anno precedente (dato rivisto da 3,9%). Il dato diffuso oggi dall'Istat risulta superiore al 2,6% prefissato dal governo, ma permette all'Italia di chiudere la procedura d'infrazione avviata dalla Commissione europea nel 2009.
In valore assoluto l'indebitamento netto è diminuito di circa 12.400 milioni di euro, scendendo a -47.446 milioni di euro. Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato positivo e pari a 39.271 milioni di euro, con un'incidenza sul Pil del 2,5% (nel 2011 era stato pari all'1,2%). Il debito è salito al 127% del Pil dal 120,8% nel 2011. Si tratta dei livelli più alti dal lontano 1990.


Fonte Milano finanza









Non ricordo chi diceva che la crisi era finita....chi diceva che il listino italiano sarebbe andato a 25000 mila punti...chissà dove sono finiti costoro.
La situazione è molto difficile al momento sui mercati per vari punti:

-Italia,situazione dei conti pessima unita ad una situazione impossibile dal punto di vista politico,ha creato ormai instabilita della zona Euro e quindi nel mercato mondiale.
-Usa,sequestration,ovvero scattano tagli alla spesa pubblica per 85 milioni di dollari,se passeranno questi tagli,ci srà un inevitabile taglio dela rating Usa
-Cina,il Pmi mostra un nuovo rallentamento,la seconda più grande nazione al mondo, non può produrre se il mondo non consuma come è ovvio che sia...

Risultato: il panico si sta e sia abbatterà con estrema violenza,ognuno in solitaria o entrando  a far parte della grande famiglia dei samurai, adotti le sue strategie per trarre profitto da questa situazione che è sicuramente una grande opportunità!!


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Dott. Fabio Troglia
 fabio.troglia@gmail.com
 www.lamiaeconomia.com

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