lunedì 31 gennaio 2011

[Lamiaeconomia] Se arriva la patrimoniale??



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Patrimoniale, una tassa che fino a poco tempo fa sembrava improponibile... oggi se ne riparla di nuovo...
Io non ho la bacchetta magica,ma mi sono attrezzato per l'eventaulità,poi se non ci sarà tanto meglio.


Per tutti i sostenitori attivi che avranno piacere potrò spiegare ( mezzo mail o telefonicamente) come tutelare i loro risparmi,in maniera semplice e accessibile a tutti.
Questo blog lo sapete, offre informazione gratuita, poi ci sono una serie di iniziative più specifiche che non sono free.
Siccome,sono pochi,ma ci sono,coloro a cui dai un dito e poi.....pensano che il sottoscritto sia fesso e se ne approfittano.
Lo scrivo a chiare lettere,come è mio costume, il sottoscritto, fa spesso finta di fare lo stupido, perché non ho voglia di discutere,uso toni moderati,perché non mi piace urlare,come va di moda in questi anni in Italia,ma non per questo non noto, non osservo.
Io preferisco fare i fatti, senza dire troppe parole,chi si sente colpito dalle mie  affermazioni si faccia un'esame etico,perché qui di questo si sta parlando e agisca di conseguenza.
Per sostenitore attivo,oltre coloro che già mi seguono con newsletters ecc.. anche coloro che vorrano donare 1 euro, ripeto per me è una questione di principio non economica,perché la mia attività è il trader.






 Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/31/2011 12:34:00 PM

[Lamiaeconomia] Egitto,Tunisia, solo coincidenze??



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In questi giorni è sotto gli occhi di tutti, che cosa sta succedendo nel nord dell'Africa,i motivi un po meno.
Cercherò nel mio piccolo di dare la mia visione.


In Egitto è stato istituito nel 1991 un devastante programma del FMI al culmine della Guerra del Golfo. Esso è stato negoziato in cambio dell'annullamento del debito militare multimiliardario (in dollari)dell'Egitto nei confronti degli Stati Uniti in aggiunta alla sua partecipazione alla guerra. Come risultato la deregulation dei prezzi alimentari, la vasta privatizzazione e le massicce misure di austerità hanno portato a un impoverimento della popolazione egiziana e la destabilizzazione della sua economia. Il governo di Mubarak è stato elogiato come un "allievo del FMI" modello.


Il ruolo del governo di Ben Ali in Tunisia è stato quello di far rispettare la mortale medicina economica del FMI, che in un periodo di oltre venti anni è servito a destabilizzare l'economia nazionale e impoverire la popolazione tunisina. Nel corso degli ultimi 23 anni, la politica economica e sociale della Tunisia è stata dettata dal "Consenso" di Washington.
Sia Hosni Mubarak che Ben Ali sono rimasti al potere perché i loro governi hanno obbedito ai diktat del FMI e li hanno applicati efficacemente. 



Chi sono questi signori in compagnia della cara Hilary??
Attivisti egiziani promotori della libertà e della democrazia egiziana.

La cooptazione dei leader dei principali partiti di opposizione e organizzazioni della società civile, in previsione del crollo di un governo fantoccio autoritario fa parte del disegno di Washington, applicato in diverse regioni del mondo.
Il processo di cooptazione è attuato e finanziato da fondazioni con sede negli Stati Uniti tra cui il National Endowment for Democracy (NED) e Freedom House (FH) -sia la FH che il NED hanno legami con il Congresso degli Stati Uniti- il Council on Foreign Relations (CFR), e la classe dirigente del business negli Stati Uniti. Sia il NED e FH sono noti per avere legami con la CIA.
Il NED è coinvolta attivamente in Tunisia, Egitto e Algeria. Freedom House supporta diverse organizzazioni della società civile in Egitto.



"Il NED è stato istituito con l'amministrazione Reagan dopo il ruolo della CIA negli sforzi tesi a finanziamenti segreti per rovesciare i governi stranieri è stato portato alla luce, portando al discredito dei movimenti, partiti, riviste, libri, giornali e individui che hanno ricevuto finanziamenti dalla CIA. .. . Come dotazione bipartisan, con la partecipazione dei due maggiori partiti, così come dell'AFL-CIO e della Camera di Commercio degli Stati Uniti, il NED ha preso l'impegno per i finanziamenti atti a rovesciare i movimenti stranieri, ma apertamente e sotto la rubrica della "promozione della democrazia". (Stephen Gowans, Gennaio 2011" Cosa c'è di sinistra "


Quindi è possibile che da una parte gli Usa sostengano entrambe?? Si è possibile è un po come chi investe in borsa, l'importante non è che si salga o che si scenda ma che si faccia profitto.
Quindi alla luce attuale io penso che la politica adottata dagli Usa per uscire dall'economia,cioè della stampa indiscriminata di moneta abbia avuto molte conseguenze,in questo caso l'aumento dei prezzi delle materie prime, che ha dato il la' ad un movimento popolare,ma che comunque è sempre gestito dagli Usa,perché l'importante è sempre mantenere gli stati, schiavi Usa, convincendoli che grazie  a loro avranno una democrazia,maggiori diritti bla bla bla!!!




Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/31/2011 09:49:00 AM

venerdì 28 gennaio 2011

[Lamiaeconomia] Vuoi guadagnare in borsa?? Non pensare




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In questi mercati è meglio non pensare,ma agire secondo strategie prefissate. Spesso mi scrivono lettori del blog,dicendomi: 
"Be il mercato è salito molto quindi vado short",
 oppure il contrario dipende dalle fasi di mercato..


Tutto questo non ha un senso logico,non fa parte di un piano di gestione del rischio. Oggi, se uno dovesse pensare non dovrebbe neanche entrare nei mercati e mettere i soldi nel materasso eppure..


I grandi del mondo non pensano più!!!!



  1.  E' normale che la più grande nazione del mondo, crei debito e poi da sola se lo ricompri e vada a dire al mondo che gli Usa sono in ripresa??
  2. E' normale che la BCE rincorra i suoi membri per rifilargli i suoi finanziamenti anche se non ne hanno bisogno???
  3. E' normale che scoppi una rivolta in Tunisia e come per magia tutti i paesi dell'Africa del Nord siano in rivolta??



Svegliamoci, il mondo si muove secondo logiche complesse,che noi poveri mortali,o meglio io faccio spesso fatica a capire. Quindi quando vogliamo disquisire, su ipotesi di quello che succede è ok,ma quando si investono soldi,non si deve pensare,ma inserire gli ordini al raggiungimento di determinati livelli, siano essi rialzisti che ribassisti.
Chi agisce cosi, guadagna e molto bene, gli altri...incrementeranno quel 90% che hanno il conto trader in perdita!!








Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/28/2011 03:15:00 PM

[Lamiaeconomia] Oro, quale futuro per il metallo giallo??



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Commodities: Oro


Come anticpato nella prima analisi, consigliavo di liquidare le posizioni long che si avevano sull'oro. Ora la situaozione diventa interessante, infatti ci si avvicina al supporto dei 1300 che sino ad ora non è mai stato rotto,quindi a livello della linea rossa può diventare interessante aprire delle posizioni short sul metallo giallo.
Attenzione a non anticipare il movimento,perchè il trend dell'oro è comunque molto forte,quindi meglio attendere una conferma in più!!
Nella newsletter commodities di questo mese,gli abbonati riceveranno i prodotti per cavalcare questa possibile onda ribassista,perchè vi ricordo, che con le commodities è si importante individuare il trend,ma anche trovare i prodotti giusti.


Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/28/2011 10:00:00 AM

giovedì 27 gennaio 2011

[Lamiaeconomia] Mercato italiano pronto a strappare




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Mercato italiano pronto a strappare infatti,i prezzi si stanno stringendo dentro le medie mobili. Non possiamo sapere in anticipo dove andrà.Possiamo individuare dei livelli di accellerazione.
Se romperà i 21800 quindi diciamo dai 21750 avremo una forte discesa dei corsi azionari.
Se romperà al rialzo i 22400 avremo un proseguimento del rialzo.
Non ci resta che impostare i ns ordini e attendere.....


Buon trading  a tutti






Dott Fabio Troglia 
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/27/2011 10:50:00 AM

[Lamiaeconomia] Il mio amato giappone....




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Scende di un gradino il merito di credito del Giappone agli occhi di Standard and Poor's. L'agenzia di rating ha rivisto al ribasso il rating sul debito del Giappone. Il rating è passato da "AA" a "AA-".  Si tratta del primo taglio di rating dal 2002. Il downgrade riflette la preoccupazione circa le difficoltà a ridurre il carico del più grande debito del mondo. L'outlook è rimasto stabile in virtù soprattutto della forte bilancia commerciale nipponica.

Violenta la reazione del mercato con lo yen in calo rispetto a tutte le altre principali valute. Il cross dollaro/yen è arrivato a crescere di oltre l'1% a quota 83,18 yen. Il cross euro/yen alle 10.00 viaggia a 113,20 yen (+0,51%).

S&P ritiene che i ratios relativi al debito continueranno a crescere più di quanto si prevedeva prima dello scoppio della recessione economica globale. I disavanzi di bilancio sono visti elevati per prossimi anni con il picco che potrebbe essere raggiunto a metà del prossimo decennio. Elevato debito che rischia di ridurre la flessibilità fiscale del governo, che risulta già oggi carente. Secondo S&P, il Partito Democratico che guida il governo del Giappone non ha una strategia coerente per affrontare il problema del debito. le stime di S&P's sono di cali sono modesti del deficit fiscale che nell'esercizio fiscale 2010 (che termina il 31 marzo 2011) è stimato pari al 9,1% del pil. Nel 2013 è visto scendere all'8%.

A seguito del downgrade decretato da S&P, sul Giappone si è espressa anche l'agenzia di rating Fitch rimarcando che per il Paese nipponico è necessario concentrarsi sulla cooperazione politica nel corso di quest'anno con una più credibile politica fiscale. Fitch che ha anch'essa rating AA- sul Giappone.

L'Ocse stima che il debito pubblico giapponese quest'anno si attesti al 204,6% del pil dal 199,2% stimato per il 2010. Nel 2009 è risultato del 192,9%, sui massimi storici.







 Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/27/2011 10:22:00 AM

mercoledì 26 gennaio 2011

[Lamiaeconomia] Tu sai cosa sia lo Shibor??



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Guarda un po...


Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/26/2011 03:45:00 PM

[Lamiaeconomia] Oops ribassista del Gas



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Opps ribassita per il Gas, se rompe la linea rossa,passiamo con le carriole!!!!
Maggiori aggiornamenti, sulla newsletter commodities che pubblicherò fra qualche giorno!!




Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/26/2011 03:22:00 PM

[Lamiaeconomia] Nuvole sul cielo della Svizzera??




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Credit Suisse deve fare i conti con un «buco nero» nel proprio capitale da 24 miliardi di franchi svizzeri (19 miliardi di euro). A denunciarlo sono gli analisti bancari di Matrix Group Andrew Lim e Kapilan Pillai, che hanno avviato un monitoraggio sul settore delle banche d'investimento europee.
I due esperti hanno reso nota un'analisi secondo la quale il conto che l'istituto finanziario elvetico dovrà pagare per conformarsi alle regole imposte dalla direttiva "Basilea III" sarà particolarmente salato: «Credit Suisse - hanno spiegato - è emersa dalla crisi finanziaria quasi come un soggetto vincitore, soprattutto in termini di quote di mercato nel comparto dell'investment banking, beneficiando anche delle difficoltà incontrate da uno dei suoi maggiori concorrenti, UBS. Ma oggi, dal nostro punto di vista, questi vantaggi sono stati complessivamente perduti». I regolatori riuniti presso il Comitato di Basilea hanno chiesto infatti a Credit Suisse (come alle altre grandi banche) di centrare requisiti di capitalizzazione minima ben più elevati rispetto al passato. E sebbene abbiano lasciato tempo fino al 2018 per adeguarsi a tutti i nuovi standard, la situazione per la banca svizzera sembra già preoccupante.
Per i due analisti persino le condizioni di UBS - uno degli istituti di credito che maggiormente hanno subito l'impatto della crisi finanziaria globale - sono da questo punto di vista migliori rispetto a quelle di Credit Suisse. Secondo i loro calcoli, infatti, il core tier-one di quest'ultima sarà pari nel 2014 al 12,1%, contro una richiesta del 19%.



Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/26/2011 02:05:00 PM

martedì 25 gennaio 2011

Rialzo dei tassi e dei mutui casa



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Ewald Nowotny, membro del consiglio governativo della Banca centrale europea, non si attende una mossa sui tassi nei prossimi mesi.
"Non mi aspetto alcuna decisione su rialzi dei tassi nella prima metà dell'anno", ha detto il banchiere centrale a un forum bancario
L'inflazione si stabilizzerà entro la fine del 2011 ha detto ancora il banchiere centrale austriaco.

Questa affermazione non lascia dubbi sul fatto che i tassi di interesse, nell'arco dell'anno probabilmente nella seconda parte, verranno rialzati. Questo, come già anticipato,può sembrare una mossa azzardata,ma nonostante le forti tensioni che creerà nel breve periodo,soprattutto ai conti dei paesi più indebitati, aiuterà l'economia nel medio termine.Gli economisti hanno provato la strada numero "1",quella di iniettare nel sistema liquidità,hanno cercato di agire dalla parte del consumo,ma è stato un colossale disastro come era ovvio.
Infatti la crisi del sistema bancario,ha bloccato l'erogazione di nuovi prestiti,di fidi per le aziende e di mutui per le famiglie,questo, unito alla forza dell'aumento della disoccupazione, ha fatto diminuire il numero di consumatori..
Ora si tenta una strada nuova,più lunga, ma più corretta, rendere solido il sistema finanziario,che è quello che muove il mondo,che piaccia oppure no, di modo che sia di nuovo possibile per le famiglie ricevere credito al consumo, idem per le aziende e far ripartire l'economia e quindi l'occupazione.

Voi immaginatevi  il mondo economico fatto da:

DOMANDA                  FINANZA                    OFFERTA

Sino ad oggi si pensava di agire solo sulla domanda,cercando di mantenere invariato il potere di acquisto delle famiglie,in realtà si sono solo ridotte le perdite e la situazione è più grave di quando è scoppiata,perché il sistema finanza è danneggiato, le banche es Unicredit, hanno in pancia una marea di carta straccia, che nessuno accetta,fatta di cartolarizzazioni di mutui inesigibili,di immobili che nessuno vuole ecc....
Ora,il mondo ha deciso di provare a rimettere in sesto la finanza,che di fatto è il collante tra domanda e offerta.
La strada sarà ancora lunga, ma a mio avviso,dopo tanti anni si sta facendo la scelta corretta per ripartire.
Nel breve tempo termine avremo:

-Rialzo delle rate dei mutui
-Rialzo dei costi per i fidi aziendali
-Maggiori costi per gli Stati, per rifinanziare i loro debiti

Ma...le banche avranno più possibilità di fare profitto,si renderanno i mercati secondari più liquidi e si ricominceranno a fare utili reali non fatti dal trading!!!




  Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/25/2011 03:13:00 PM

[Lamiaeconomia] Arriva la banca dagli occhi a mandorla




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ICBC (Industrial and Commercial Bank of China) comprerà per 140 milioni di dollari l'80% delle azioni della statunitense Bank of East Asia, secondo la dichiarazione rilasciata ieri da entrambi gli istituti di credito. ICBC, che per valore di mercato costituisce una delle banche più grandi al mondo, acquisisce così dieci filiali in California e tre a New York, procurandosi una piattaforma per la crescita negli USA. 
Si tratta della prima acquisizione cinese di una retail bank statunitense. Sarà politicamente interessante vedere se otterrà il benestare della Federal Reserve, chiamata dal Bank Holding Company Act a determinare se la Banca Centrale Cinese è in possesso di sufficienti informazioni sulle operazioni di ICBC per supervisionare le sue condizioni finanziarie e la sua conformità alla legge.
Quest'operazione per ICBC è significativa non tanto a livello di profitti (il totale dei suoi depositi aumenterebbe solo dello 0,02%) quanto per fare un passo avanti nella sua espansione globale. Il colosso bancario, che aveva già aperto la sua prima filiale americana nell'ottobre 2008, la settimana scorsa ha anche raddoppiato la propria presenza in Europa con cinque nuove filiali; raggiunge ora nove Stati del Vecchio Continente. Secondo gli analisti, però, ha ancora molta strada da fare prima di conquistare i clienti statunitensi in un settore così liberalizzato e competitivo.
Non a caso, la notizia arriva proprio alla conclusione della visita di Hu Jintao negli Stati Uniti: secondo il ministro del commercio cinese, in questi quattro giorni fra le aziende dei due Paesi sono stati raggiunti una sessantina di accordi commerciali, per il valore di 25 miliardi di dollari.








Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/25/2011 09:21:00 AM

lunedì 24 gennaio 2011

[Lamiaeconomia] Eladò



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Eladò
Questa  è la prima parola che ho imparato a Budapest!! Significa vendesi.
Partiamo dalle sensazioni che ho provato in questa città,molto bella,molto ricca di cultura,ma dove il vecchio mi sembra che prevalga sul nuovo.
Le persone sono eccezionali,sia nei locali,che nell'accoglienza del cliente,gentili,parlano quasi tutti un'ottimo inglese.
Purtroppo sono stato solo 4 giorni a Budapest,che non è sicuramente l'Ungheria,ma la sensazione che ho avuto è quella di una nobiltà decaduta,ricca di tantissima storia,si respira cultura,la musica i teatri,ma di riflesso si vedono i molti negozi chiusi,i molti cartelli affittasi e vendesi anche nelle vie principali.
Un costo della vita paragonabile a quello italiano,ma con stipendi notevolmente più bassi.

La situazione politica del paese è molto delicata.
Il premier Ungherese Viktor Orban, sta adottando una politica scellerata,per tappare degli evidenti buchi,con delle manovre ad effetto,ma di poca sostanza,con l'obiettivo di calmare l'opinione internazionale sulla sostenibilità del debito,ma che non sono strutturali.
La più grossa porcata che ha fatto, è quella di spostare 14 miliardi di euro del fondo pensione degli ungheresi, a servizio dello stato....una cosa gravissima che potrebbe far scoppiare delle vere e proprie sommosse.
Altro grosso problema è legato alla valuta, molti sono i rischi, nell'avere investimenti in Huf e soprattutto di farne di nuovi.
Quindi da turista,posso dire che sicuramente è una città bella da vedere a livello economico,in questo momento....io non investirei neanche 1 euro.






Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/24/2011 01:52:00 PM

[Lamiaeconomia] Ftse Mib aggiornamento




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Buon giorno,
 riecccomi dopo la parentesi ungherese.
Il ns listino ha continuato a salire,ma.....a 22350 ha segnato un probabile massimo di periodo,quindi se vuole proseguire nel breve deve superarlo.
La situazione più probabile, che quello sia un massimo di periodo e che quindi ora ci sia la fase di ritracciamento che potrebbe arrivare sino a 21 mila punti.
Ora, attendiamo di vedere se sarà confermata la mia ipotesi fin dove vorrà scendere.
Nel frattempo i samurai hanno protetto tutte le posizioni long in Gain e aspettano come degli  avvoltoi....


 Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/24/2011 10:00:00 AM

[Lamiaeconomia] Malta vice il primo posto come...



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This year, two countries tied first place for the best climate in the world. They're both English-speaking but only one is safe, with a flat 15% tax rate, excellent health care and ocean views…
As you know, every January, we rate and rank 192 countries for our Quality of Life Index in nine categories.
And the two winners in the climate category?
Well, despite a near perfect climate you won't find many expats in Zimbabwe. Runaway inflation and political unrest aren't great attractions. Thankfully there's another option. And with an average 5.2 hours of sunshine a day—even in December—"foreigners are coming in droves," to the island republic of Malta.
That's what Liz Ayling says. She should know. She's lived in an old, bougainvillaea-draped stone house here for nearly 10 years. "Malta is historically a melting pot, but never more so than now. Expats will inevitably bump into expats given Malta's size—roughly twice the size of Washington D.C. It's easy to socialize with your countrymen. And according to the latest E.U. statistics, most of Malta's recent population growth is attributable to incoming foreigners," says Liz.
It's easy to see why. Anchored almost in the center of the Mediterranean Sea, 60 miles from the Italian island of Sicily, spring comes early, around late February. Frost and snow are mostly unknown and the temperature nudges 70 degrees Fahrenheit even in November.
The five islands that make up Malta aren't on everyone's radar, and are mostly unheard of by Americans. Malta, Gozo and Comino are all inhabited—though Comino only just qualifies. The remaining islands, Cominotto and Filfla, are for boat-trippers and seabirds. About 500,000 Maltese live on the largest, more sophisticated island of Malta. Most have a lively urban life. Homes and apartments here attract an international set as do the historic harbors and five-star hotels.
Crime hardly exists, the locals are hospitable and the health care is excellent. There aren't any property taxes and the U.S. expats who benefit most from living here are those who somehow retain some earnings from elsewhere that they then elect to get taxed in Malta, at 15%.
Europe is on your doorstep. There's regular 90-minute ferry service to Sicily. Then there is a modern airport at Luqa with flights to numerous other European countries. Rome is but one hour away by plane.
In fact, Malta is a truly desirable retirement haven. Just ask expat Barbara Bode. She grew to love the lifestyle, food and quality of life when she lived on Malta. "The sunny, hot summers marked by fireworks announcing Saints' Day festivals of music, dancing, and food… Every day is like a holiday," she says.
Barbara was just one of the IL readers we spoke to for this year's Quality of Life Index about life in their adopted homes. We asked them what makes life so good there…maybe its excellent health care, or safety and security. Perhaps it's the low cost of living, a great scene and wonderful food. Find out what they had to say, and where won overall, and in our other eight categories: Cost of Living, Health, Environment, Culture, Economy, Infrastructure, Freedom and Safety in this month's issue of International Living magazine.






Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/22/2011 07:04:00 PM

sabato 22 gennaio 2011

[Lamiaeconomia] Corso di trading,con cfd,commodities,forex



---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Lamiaeconomia di Fabio Troglia <provola_2007@libero.it>
Date: 21 gennaio 2011 07:25
Oggetto: [Lamiaeconomia] Corso di trading,con cfd,commodities,forex
A: fabio.troglia@gmail.com


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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/21/2011 07:25:00 AM

giovedì 20 gennaio 2011

[Lamiaeconomia] La Cina gioca a Risiko




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Quello che più mi affascina dell'economia e ragionare,capire come i grandi si muovano,l'attenta osservazione di questi fenomeni ti aiuta a capire dove investire.
Per fare questo bisogna avere del tempo per riflettere,io ho questa fortuna e voglio condividere con voi il mio pensiero.
Per molti, quella attuale è una fase come tutte le altre, in realtà non è cosi ed è per questo che molti corrono dei rischi finanziari,perché non si rendono conto e seguono persone,che ne sanno meno di loro.

Detto ciò...
In Economia ci sono delle fasi particolari di ristrutturazione che sono date da guerre,o da sapienti manovre finanziarie vedi la crisi del 29. Durante quella crisi, ci fu un fenomeno violento di discesa, poi un recupero di 1 anno circa e poi il famoso crollo. La differenza è stata eclatante, in quanto il primo crollo aveva preso tutti di sorpresa,non era pianificato, il secondo invece, fu organizzato ad arte,per fare arricchire poche multinazionali.
Per fare questo, ci furono vari metodi,ma in primis fra tutti ci fu la riduzione della moneta circolante....
Oggi si parla di aumento dei tassi..di inflazione...ma sarà solo un caso.

Il punto su cui vorrei soffermarmi, è legato alla schiavitù degli stati, facenti parte della zona euro.
Penso che sia evidente a tutti, che la Banca Centrale stia rincorrendo i paesi, per dargli dei finanziamenti e quindi renderli schiavi,i paesi cercano di ribellarsi,ma non ci riescono...

Poi un'altra riflessione,perché Cina, Russia, Giappone comprano titoli sovrannazionali del nuovo "Fondo Salva Stati"???

Perché devono prendere un rischio per avere un rendimento del 2%??? Sarebbe sufficiente che si comprassero direttamente i bond degli stati periferici per avere rendimenti tra il 6-10%.


Meglio avere il 6-10% ho controllare tutti gli Stati??

Se io metto, sotto l'occhio del ciclone tutti i Paesi dell'area euro,mi concentro, uno alla volta,ora per esempio è il turno del Portogallo,faccio crollare il valore dei loro titoli di debito e dall'altra gli propongo un finanziamento del nuovo" Fondo Salva-Stati".......

Come per magia se il fondo "Salva Stati" aiuta tutti gli stati, diciamo i Piigs per ora,se io controllo quel fondo ho in mano gli stati che hanno ricevuto il finanziamento non vi pare??
Quindi domani gli posso portare via pezzi di storia,proponendogli:
 di privatizzare servizi di bene pubblico,scuole,sanità ecc..... che potrebbero  essere gestite da aziende private.......

La sensazione, che in questa fase di crisi la Cina, Russia  e altri tra cui la Germania, rispetto a questi colossi e solo il capo della succursale europea e la Francia la sua vice,si stiano impadronendosi di quello di cui hanno bisogno per il futuro. Il punto,che dovranno creare ancora maggior paura, per proseguire inosservati e per essere riconosciuti come Santi oggi,ma che si riveleranno come dei dittatori domani!!!





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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/20/2011 06:30:00 AM

mercoledì 19 gennaio 2011

[Lamiaeconomia] Azionario,una visione controcorrente




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Come sempre controcorrente,non riesco a non ragionare con la mia testa,quindi non sono d'accordo che il ns mercato azionario sarà rialzista,non sono d'accordo che il ns mercato farà una performance migliore degli altri.
Questo chiaramente a livello ideologico,è evidente che a livello operativo,chi mi segue lo sa, io sono,molto rigido è impostato,quindi progressivamente aumento la mia poszione long il cui Gain è gelosamente protetto dagli stop. La mia posizione di portafoglio diverrà di prevalenza long al superamento deciso dei 22 mila punti,ma il tutto avverrà sempre in maniera graduale e protetta.


Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/19/2011 10:19:00 AM

martedì 18 gennaio 2011

[Lamiaeconomia] Buon giorno,mi chiamo Italia




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Alla fine di agosto 2010 la popolazione residente in Italia ammonta a 60.518.477 abitanti. Rispetto all'inizio del 2010 si e' registrato un incremento dello 0,3%, pari a +178.149 unita', che si e' concentrato nelle regioni del Centro (+0,45%), del Nord-est (+0,41%) e del Nord-ovest (+0,37%).
Lo rende noto l'Istat, spiegando che il movimento naturale fa registrare complessivamente nei primi otto mesi del 2010 un dato negativo, pari a -29.531, con valori molto vicini a quelli dei corrispondenti otto mesi del 2009, il cui dato ammontava a -27.405. Il saldo e' negativo in tutte le ripartizioni, con la sola eccezione delle regioni dell'Italia meridionale. Il tasso di variazione del movimento naturale e' pari, a livello nazionale, a -0,5 per mille.
Nei primi otto mesi del 2010 si sono avute 362.408 iscrizioni in anagrafe per nascita, con un decremento di 7.538 unita' rispetto agli stessi mesi del 2009 (-2%), piu' rilevante nelle regioni del Nord-Ovest (-3,0%, pari a 2.984 nati in meno) e del Sud (-2,4%, pari a 3.038 nati in meno), mentre rimangono stabili i nati al Centro (167 nati in piu'). Il tasso di natalita' pari a 6 nati ogni mille abitanti, si presenta piu' elevato della media nelle regioni dell'Italia del Nord-est (6,1 per mille) e piu' basso in quelle del Centro (5,9 per mille) e delle Isole (5,8 per mille). Nello stesso periodo del 2010 si sono avute 391.939 cancellazioni per morte, con un decremento di 5.412 unita' rispetto all'analogo periodo del 2009.
Nei primi otto mesi del 2010 i dati relativi al movimento migratorio con l'estero fanno registrare un saldo positivo (+250.116), maggiore di quello degli stessi mesi dell'anno precedente (+243.186), con un incremento del 2,8%, concentrato nelle ripartizioni Meridionale (+24,3%) e Insulare (+18%), mentre al Centro si registra un decremento (-4,4%). Tuttavia, il tasso migratorio estero, pari al 4,1 per mille a livello nazionale, ha assunto i valori piu' elevati nell'Italia Centrale (5,4 per mille) e nelle ripartizioni Nord-orientale (5,0 per mille) e Nord-occidentale (4,9 per mille), mentre nelle ripartizioni Meridionale e Insulare ha registrato valori piu' bassi, rispettivamente pari a 2,5 e 2,1 per mille. red/ren


Da qui si evince:

-Diminuiscono i nuovi nati e si allunga la vita media,morale la tendenza è quella di diventare un paese di vecchi.
-La popolazione che se ne va dell'Italia è in costante aumento.

Questi sono i dati della realtà!!!!


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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/18/2011 12:05:00 PM

[Lamiaeconomia] Egitto, seguirà le orme della Tunisia??



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Vi riporto il Cds, che rappresenta il costo di assicurazione per il default di un paese, dell'Egitto. Improvvisamente si impenna che voglia seguire la strada della Tunisia??


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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/18/2011 09:35:00 AM

[Lamiaeconomia] Mutui casa: la Francia, un'esempio da seguire



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Entra in vigore oggi in Francia il prestito a tasso zero, misura con la quale il governo intende rilanciare il settore immobiliare e agevolare l'acquisto della prima casa. Ad annunciarlo è stato oggi il premier Francois Fillon, auspicando che si possa raggiungere l'obiettivo di 380 mila beneficiari in un anno e andare così "verso una Francia di proprietari", uno degli slogan della campagna elettorale che nel 2007 si concluse con la conquista dell'Eliseo da parte di Nicolas Sarkozy. La misura punta proprio a favorire le famiglie della classe media, rimaste marginalizzate nella distribuzione degli aiuti pubblici al settore. Parlando a Rosny-sous-Bois, nella regione dell'Ile de France, il capo del governo ha sottolineato che l'obiettivo è "incoraggiare la costruzione di immobili più che contribuire all'aumento dei prezzi nel settore", spiegando che con la sua entrata in vigore, i costi per lo Stato passeranno da 1,2 miliardi di euro ad un valore pari a "più del doppio". Il prestito a tasso zero era stato annunciato dal presidente Nicolas Sarkozy già a settembre.

Nel quadriennio 2008-12, è prevista la costruzione di 70mila nuovi immobili, di cui oltre seimila solo a Parigi. In base alle ultime statistiche, solo il 58 per cento dei francesi è proprietario di un'abitazione, contro una media europea del 66 per cento. "In meno di quindici anni, dobbiamo avvicinarsi alla media europea - ha sottolineato Fillon -. Questo obiettivo economico e sociale è anche politico perché risponde alle aspirazioni della classe media".







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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/17/2011 05:34:00 PM

lunedì 17 gennaio 2011

[Lamiaeconomia] Nel 2002 hanno deciso la fine del dollaro



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Oggi vi vorrei riporatre una mia analisi di lungo termine a posteriori,per capire cosa è successo in questi ultimi anni. La pianificazione della fine del dollaro da valuta di riferimento mondiale.
Il processo è iniziato nel 2002 e continua ancora. I soldi, che sono usciti dall'area dollaro,sono andati nell'area Euro e nell'Oro, che come nei momenti di crisi, funge da metallo di mantenimento, e nei Chf,ovvero il franco svizzero.
Pochi forse sanno, il perchè nel franco svizzero,viste le ridotte dimensioni del paese?? In primis perchè il franco svizzero e una delle poche monete al mondo che è convertibile al 70% in oro ed ecco spiegato il suo forte apprezzamento sul dollaro,uguale al movimento che è stato fatto dall'oro.
Quindi per il futuro,assolutamente fuori da qualsiasi assets denominato in dollari, e quando in futuro avverrà la sostituzione del dollaro da valuta di riferimento, si sgonfieranno anche la bolla oro e franzco svizzero a favore della nuova moneta che dovrà nascere o che verrà designata come quella di riferimento





Commodities: Oro
Forex: Grafico Usd-Chf

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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/17/2011 03:22:00 PM

[Lamiaeconomia] Qualcosa cambia nello scacchiere mondiale



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Nello scacchiere mondiale ci sono state delle mosse importanti:

1 Trichet fa paventare l'ipotesi di un rialzo dei tassi,perché sembra che si stia svegliando l'inflazione. Questa manovra sorprendente, farebbe bene nel lungo termine,bene alle banche,toglierebbe un po di droga dai mercati,farebbe rafforzare l'euro,ma mi chiedo come sarebbe gestibile in relazione al forte indebitamento dei paesi "area euro" e della loro necessità di emettere tanto bel nuovo debito???.
Attualmente però, anche se non è una scelta facile, forse è l'unica percorribile,perché penso sia impossibile pensare di poter uscire da questo mega gorgo di crisi, senza far rialzare la testa alle banche, facendogli fare profitti reali,non solo dati dal trading o dalle dismissioni. Quindi penso che anche se molto doloroso un rialzo dei tassi EU sia auspicabile.

2 La Cina e il mondo, si sono rotti degli Usa. La Cina non vuole più debito americano e minaccia,senza mezzi termini gli Usa a non stampare più dollari. Inoltre fa presente, al caro Obama, che il dollaro non sarà più moneta di riferimento.
Inoltre sempre più forti sono le voci relative ad un declassamento del debito Usa.

Questi importanti mutamenti avranno come dirette conseguenze:

-Rafforzamento del cambio Euro-dollaro sul medio termine.
-Se verrà confermata l'idea, di rialzo dei tassi di interesse,il rafforzamento dell'Euro verso tutte le valute.
-Inevitabile discesa dei mercati azionari mondiali, dovuta ad una contrazione della massa monetaria circolante.
-Inevitabile discesa delle commodities,sia perché alcune, vedi Copper sono in bolla sia per la discesa del prezzo del dollaro.

Come sempre questo è la mia vision personale,mi farebbe piacere ricevere delle idee su quello che potrà essere lo scenario futuro secondo voi.





Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/17/2011 12:06:00 PM

[Lamiaeconomia] 26 Gennaio Cina-Usa




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La prossima settimana,ci sarà un'importante vertice tra la Cina e gli Usa.
A sorpresa, alla vigilia del summit, il presidente cinese Hu ha lanciato un duro monito alla Casa Bianca affermando che il sistema monetario internazionale basato sul dollaro è «un prodotto del passato». Un attacco pesante al sistema di Bretton Woods che nel 1944 pose il dollaro al centro del sistema monetario internazionale.

Nello stesso tempo il presidente cinese è convinto che oggi il dollaro «debba essere mantenuto ad un livello ragionevole e stabile», (attacco alla politica di quantitative easing della Federal Reserve che crea tensioni inflazionistiche nei paesi emergenti) mentre sarà «un processo giustamente lungo» quello che porterà la moneta cinese ad affermarsi sul piano internazionale. Parole pesanti. Hu Jintao ha nei fatti annunciato che il sistema di Bretton Woods va lentamente in soffitta; una bordata che farà scalpore sui mercati internazionali. Nessuna possibilità di fraintendimento visto che Hu Jintao ha lanciato l'avvertimento in una rara intervista (con risposte scritte) concessa al Washington Post e al Wall Street Journal alla vigilia della sua visita negli Stati Uniti.

Quindi possiamo notare che sul fronte valutario, ci sono forti tensioni dovute a riequlibri mondiali,dove tra le valute di riferimento avremo Yuan,Euro e.......i successivi partecipanti ai big da definirsi.






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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/17/2011 09:18:00 AM

domenica 16 gennaio 2011

[Lamiaeconomia] Aiuto!!!!! I cinesi ci invadono




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In questi anni sono aumentati i lettori del ns piccolo blog, si sono affezionati e mi scrivono con sempre maggior insistenza per segnalarmi il tentativo di altri blogger di replicare le mie idee.
Cosa posso rispondere io???

Tutto il mondo è paese sulla rete, nelle aziende, tutti subiamo l'effetto cinese dell'imitazione, ma non dobbiamo prenderlo come un aspetto negativo, non dobbiamo essere chiusi nei ns piccoli orti perchè di fatto c'è un modo per evitare che questo contagio possa creare dei danni, ed è lo stesso che dovrebbe per esempio attuare l'Italia: investire sulla qualità, non sulla quantità.
In un mondo globale come quello attuale è impensabile nascondere idee ed iniziative, anzi è importante la circolazione di queste, ma poi è fondamentale la qualità con cui noi siamo in grado di sostenere le ns idee i ns progetti. Coloro che mi conoscono da un po' di anni sanno che il mio obiettivo è quello di trasferire delle conoscenze, delle chiavi di lettura corrette per interpreatre in modo autonomo il mondo economico e di insegnare, nel mio piccolo, delle tecniche di gestione del rischio.Questo processo, magari è un po' controtendenza perchè è meno appariscente, ma è l'unico metodo per poter crescere in maniera graduale e costante nel tempo ed è il modo in cui io intendo gestire il trading e l'informazione finanziaria e tutte le inizizative che voglio farvi conoscere su questo blog.
Quindi io porrei la questione in questi termini: tutti noi dobbiamo osservare la realtà che ci circonda, l'informazione disponibile su giornali, sulla rete, provare tutto e poi scegliere ciò che più si addice al ns modo di essere.
La rete deve essere un elemento positivo di condivisione, di crescita e di amicizia fra tutti, allo scopo di aiutare chi è meno preparato su alcuni argomenti a diventarlo


Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/16/2011 06:03:00 PM

venerdì 14 gennaio 2011

[Lamiaeconomia] Il vero problema si chiama Mub


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Mub è la sigla: National Municipal bond found


Prima regola dei media,distogliere l'attenzione dai problemi più importanti...quindi mentre oggi tutti si stanno preoccupando dei Piigs, la fine degli stati americani si avvicina.
In questo caso non penso interverrà la Cina o il Giappone..
Avete notato che tutte le manovre dei paesi asiatici,non sono mai rivolte ad investimenti in dollari???
Io penso che come direbbe in gerco,il vecchio Tremonti,questo sarà il nuovo mostro!!!!



Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/14/2011 10:29:00 AM

[Lamiaeconomia] Ma la mafia non era in Italia??



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LONDRA - Tanto rumore per nulla. Dopo aver tuonato contro gli eccessi dei banchieri e i bonus esagerati, il governo conservator-liberale guidato da David Cameron batte in ritirata e lascia che le banche facciano quel che vogliono.
Appena 48 ore dopo avere criticato ancora una volta il livello dei premi distribuiti ai loro massimi dirigenti, in particolare nel caso di banche nazionalizzate per salvarle dalla crisi finanziaria degli ultimi due anni, il premier britannico fa sapere che il governo non metterà limiti all´ammontare dei bonus. E inoltre rende noto che non verrà ripristinata la tassa del 50% sui bonus, varata dal precedente governo laburista.
«C´è bisogno di più moderazione e responsabilità da parte delle banche», ha dichiarato un portavoce di Downing Street, «ma non intendiamo porre un limite ai bonus di ogni singolo istituto bancario». La decisione è stata presa nonostante l´annuncio che i bonus del 2010 ai banchieri della City raggiungeranno complessivamente i 7 miliardi di sterline (circa 8 miliardi e mezzo di euro), secondo la stima del Centre for Economics and Business Research, con un declino minimo rispetto ai premi pagati l´anno precedente, che furono di 7 miliardi e 300 milioni di sterline.
Il governo chiede qualcosa in cambio: fa appello alle banche affinché aprano maggiormente il rubinetto del credito nei confronti delle piccole e medie aziende, per rilanciare l´economia. Ma è appunto un appello, non un ordine. Quanto alla tassa del 50% sui bonus, verrà sostituita da imposte più alte sui bilanci delle banche.
Per Ed Miliband, leader dell´opposizione laburista, si tratta in sostanza di una «riduzione fiscale per i banchieri».
E il via libera sui bonus potrebbe aumentare le tensioni nella coalizione di governo, perché saranno soprattutto i liberaldemocratici a sentirsi traditi rispetto alle promesse elettorali e a quanto hanno sostenuto anche dai banchi governativi.
«Il governo deve spiegarci perché si sente impotente perfino nei confronti della Royal Bank of Scotland», accusa in prima pagina il quotidiano Independent, «una banca all´83% di proprietà dello stato, ovvero del contribuente, che ha ricevuto 45 miliardi di sterline per evitare il fallimenti e continuerà lo stesso a distribuire bonus ai suoi banchieri».
Ma il governo per ora non spiega. Arriva invece un commento da Bob Diamond, amministratore delegato della Barclays: «Dico no ai salvataggi statali per le banche che rischiano di fallire», afferma il banchiere con i bonus più alti di tutta la City. «Nessuna banca deve diventare un peso per i contribuenti».
La sua è riuscita a salvarsi da sola, o meglio grazie agli investimenti dell´emiro del Qatar. Diamond si darà un bonus di 9 milioni di sterline, «un segno di moderazione», lo definisce, rispetto ai 20 milioni di premio all´anno che prendeva prima. alt

Fonte: «la Repubblica».







Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/14/2011 10:06:00 AM

giovedì 13 gennaio 2011

[Lamiaeconomia] Trichet parla in codice e dice...




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Trichet dice: Per quanto riguarda i governi, dovrebbero "mettere in campo misure di consolidamento pluriennali e, se necessario, implementare le misure di aggiustamento". Anche perché, riferendosi alle aste di titoli pubblici, "la credibilità è decisiva". In relazione alle recenti polemiche sul fondo di stabilizzazione europeo, secondo Trichet "dovrebbe essere migliorato, quantitativamente e qualitativamente"'. Alle banche è invece chiesto di "trattenere gli utili e rafforzare la base patrimoniale".

Ma nonostante l'incertezza sulle prospettive dell'Eurozona resti "elevata", nei prossimi mesi la domanda del settore privato è destinata a capitalizzare la politica monetaria espansiva messa in campo dall'istituto di Francoforte, e le esportazioni nel Vecchio continente dovrebbero beneficiare della ripresa della domanda globale. 



Morale: 
-Dice alle banche di non distribuire i dividendi,ma di aumentare la patrimonializzazione.
-Fa paventare la possibilità di aumento dei tassi di interesse,che farebbe un gran bene alle banche,ma la vedo più una mossa per far riprendere fiato all'euro. Con i debiti ai massimi, la vedo veramente dura che posssa alzare i tassi,ma anche solo l'idea fa bene.
-Suggerisce ai governi di fare riforme strutturali ed emettere debito a lungo termine.






Dott Fabio Troglia 
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/13/2011 04:20:00 PM

[Lamiaeconomia] Molti la chiamavano mamma Fiat




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In questi giorni, tutti i giornali  parlano di Mirafiori, una zona di Torino altrimenti sconosciuta.
Io vi voglio esprimere subito il mio pensiero sull'azienda Fiat, Torino ne può fare a meno,anzi i torinesi senza Fiat, si potrebbero concentrare sul futuro della Città e della Regione il turismo.

Detto questo,occupandomi di economia non sono certo un visionario e quindi vediamo di vedere i problemi.
Il problema principe non è se,ma quando la Fiat smetterà di produrre in Italia, infatti il nodo della questione è tutto qui. Oggi non si possono lasciare a casa tutti questi lavoratori, senza contare,i risvolti sull'indotto, è sempre stato un patto non scritto tra Fiat - sindacati - governo ed è per questo che gli è stato concesso di tutto,pure il finanziamento pagato dai torinesi per lo stadio della Juventus.

Oggi la Fiat, che ha in Marchionne il suo portavoce,dice me ne frego e anche sti ultimi anni che devo rimanere in Italia, li voglio avere a delle condizioni ancora migliori e quindi avendo il coltello dalla parte del manico,prendo i lavoratori della Fiat per i co.....ni.

Marchionne sarà anche un grande manager,ma noi torinesi non siamo dei deficienti!!!!
Quindi non venga a parlare di democrazia, facendo un referendum con delle schede già segnate,abbia la decenza di non svilire l'intelligenza delle persone.

Detto questo, la Fiat come tutte le industrie che producono beni senza valore aggiunto,quindi esposti alla concorrenza globale,non possono e non potranno sopravvivere in Italia,che potrà produrre solo prodotti di alta qualità o ad alto valore aggiunto.
Il problema in Italia è che il governo miope,non favorisce questa trasformazione,anzi permette che i ns cervelli se ne vadano all'estero e trasforma l'Italia in un paese di manovali,senza che ci sia bisogno del loro lavoro perché costa troppo!!!


Dott Fabio Troglia
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/13/2011 02:47:00 PM

Re: [Lamiaeconomia] Italia-Spagna come previsto..



Il giorno 13 gennaio 2011 12:46, Lamiaeconomia di Fabio Troglia <provola_2007@libero.it> ha scritto:
Novità: Portafoglio obbligazionario per cassettisti,rendimento netto 5% come fare per visualizzarlo??? Scrivimi a : fabio.troglia@gmail.com Oppure contattami al 0110437179 



Tutto come da copione. L'asta spagnola fa il pieno e i mercati confermano la vena di ottimismo iniziata ieri in scia al buon successo della prima asta annuale di Buoni del tesoro portoghesi. La penisola iberica resta quindi sotto i riflettori degli investitori e oggi manda un altro segnale di ottimismo. Il Governo di Madrid, infatti, è riuscito a piazzare 3 miliardi di euro in Titoli di Stato a 5 anni. Le richieste hanno superato di 2,1 volte l'offerta, mentre nella precedente asta di novembre si erano fermate a 1,6 volte. Il rendimento ha però mostrato un progresso al 4,452% dal 3,576% registrato in novembre.
L'asta spagnola è "sostanzialmente in linea con le attese e, soprattutto, il rendimento è in linea con quello offerto dai bond di Madrid quotati sul secondario", è il commento di un analista di una primaria banca italiana contattato da Finanza.com. Oggi però non era solamente il giorno della Spagna. Anche l'Italia, infatti, è riuscita a collocare 6 miliardi di euro di Titoli di Stato al 2015 e al 2026, il massimo del range di offerta che era indicato a 4-6 miliardi di euro.
Nel dettaglio sono stati piazzati 3 miliardi di euro di Btp al 2015: il rendimento è salito al 3,67% dal precedente 3,24%, mentre le richieste hanno superato di 1,4 volte l'offerta. Collocati altri 3 miliardi di euro di Btp al 2026 e anche in questo caso il rendimento ha mostrato una crescita, passando al 5,06% dal 4,81% registrato in novembre. In questo caso le richieste hanno superato di 1,42 volte l'offerta, mentre a novembre si erano fermate a 1,30 volte.
Oggi, inoltre, la Banca d'Italia ha pubblicato il suo Bollettino mensile sulla finanza pubblica. E il contenuto non è certo confortante: il debito pubblico italiano, infatti, non smette di toccare nuovi record. A novembre, infatti, è salito a quota 1.869,9 miliardi di euro contro gli 1.867,3 toccati nel mese di ottobre. Il dato, è bene ricordare, riguarda il valore assoluto del debito e non la sua percentuale nei confronti del Pil (parametro utilizzato per il Patto di Stabilità europeo). Sempre Bankitalia ha annunciato che le entrate tributarie dei primi undici mesi del 2010 (gennaio-novembre) si sono attestate a 326,7 miliardi di euro, in frenata dell'1,07% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (330,3 miliardi di euro).




Dott Fabio Troglia 
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/13/2011 12:46:00 PM

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