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Alla fine di agosto 2010 la popolazione residente in Italia ammonta a 60.518.477 abitanti. Rispetto all'inizio del 2010 si e' registrato un incremento dello 0,3%, pari a +178.149 unita', che si e' concentrato nelle regioni del Centro (+0,45%), del Nord-est (+0,41%) e del Nord-ovest (+0,37%).
Lo rende noto l'Istat, spiegando che il movimento naturale fa registrare complessivamente nei primi otto mesi del 2010 un dato negativo, pari a -29.531, con valori molto vicini a quelli dei corrispondenti otto mesi del 2009, il cui dato ammontava a -27.405. Il saldo e' negativo in tutte le ripartizioni, con la sola eccezione delle regioni dell'Italia meridionale. Il tasso di variazione del movimento naturale e' pari, a livello nazionale, a -0,5 per mille.
Nei primi otto mesi del 2010 si sono avute 362.408 iscrizioni in anagrafe per nascita, con un decremento di 7.538 unita' rispetto agli stessi mesi del 2009 (-2%), piu' rilevante nelle regioni del Nord-Ovest (-3,0%, pari a 2.984 nati in meno) e del Sud (-2,4%, pari a 3.038 nati in meno), mentre rimangono stabili i nati al Centro (167 nati in piu'). Il tasso di natalita' pari a 6 nati ogni mille abitanti, si presenta piu' elevato della media nelle regioni dell'Italia del Nord-est (6,1 per mille) e piu' basso in quelle del Centro (5,9 per mille) e delle Isole (5,8 per mille). Nello stesso periodo del 2010 si sono avute 391.939 cancellazioni per morte, con un decremento di 5.412 unita' rispetto all'analogo periodo del 2009.
Nei primi otto mesi del 2010 i dati relativi al movimento migratorio con l'estero fanno registrare un saldo positivo (+250.116), maggiore di quello degli stessi mesi dell'anno precedente (+243.186), con un incremento del 2,8%, concentrato nelle ripartizioni Meridionale (+24,3%) e Insulare (+18%), mentre al Centro si registra un decremento (-4,4%). Tuttavia, il tasso migratorio estero, pari al 4,1 per mille a livello nazionale, ha assunto i valori piu' elevati nell'Italia Centrale (5,4 per mille) e nelle ripartizioni Nord-orientale (5,0 per mille) e Nord-occidentale (4,9 per mille), mentre nelle ripartizioni Meridionale e Insulare ha registrato valori piu' bassi, rispettivamente pari a 2,5 e 2,1 per mille. red/ren
Da qui si evince:
-Diminuiscono i nuovi nati e si allunga la vita media,morale la tendenza è quella di diventare un paese di vecchi.
-La popolazione che se ne va dell'Italia è in costante aumento.
Questi sono i dati della realtà!!!!
Dott Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
www.lamiaeconomia.com
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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 1/18/2011 12:05:00 PM
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