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Obama ha le mani legate: se passa il Fiscal Cliff perde il rating del debito perchè deve aumentare il tetto di spesa. Se non approvano il Fiscal Cliff avrà una riduzione del Pil.
Praticamente è....
Nessuno più di me vuole che il fiscal cliff venga risolto: se i repubblicani si muovono, basta una settimana per trovare una soluzione''. Questo il parere del presidente americano Barak Obama che ha ricordato la ''catastrofe'' delle trattative del 2011 per l'aumento del tetto del debito precisando che gli Stati Uniti ''non possono permettersi un'altra crisi del debito''. A suo avviso il Congresso non può legare le trattative sul fiscal cliff con l'aumento del tetto del debito perché l'unica cosa per cui il tetto del debito è positivo è in quanto arma per distruggere il rating americano.
Il commento è arrivato proprio dopo che il Dipartimento del Tesoro statunitense ha presentato i dettagli di una proposta che prevede nuovi poteri per incrementare il tetto al debito pubblico Usa, meccanismo volto proprio a prevenire il confronto finale che costò il downgrade del rating del Paese nel 2011.
In sostanza, il presidente degli Stati Uniti dovrebbe richiedere un incremento del tetto sul debito quando il Paese si trova entro 100 miliardi di dollari dal limite prefissato. Il Congresso avrebbe poi 15 giorni per rifiutare la richiesta. Se ciò avvenisse, la proposta tornerebbe nuovamente alla Casa Bianca dove il presidente potrebbe porre il veto al rifiuto delle Camere.
La questione del tetto al debito pubblico statunitense rientra all'interno dei colloqui per il fiscal cliff. Il Tesoro Usa stima che il Congresso dovrà aumentare il tetto del debito all'inizio del 2013, altrimenti il governo federale non potrà finanziare programmi assistenziali come il Social Security, così come gli stipendi dei militari o altri pagamenti simili.
La scorsa settimana il Segretario al Tesoro, Timothy Geithner, aveva chiesto, nel quadro dell'accordo per la riduzione del deficit statunitense, ai leader del Congresso di concedere alla Casa Bianca l'autorità permanente di aumentare i limiti di finanziamento del governo.
Fonte Milano Finanza
Dott. Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
www.lamiaeconomia.com
Obama ha le mani legate
Obama ha le mani legate: se passa il Fiscal Cliff perde il rating del debito perchè deve aumentare il tetto di spesa. Se non approvano il Fiscal Cliff avrà una riduzione del Pil.
Praticamente è....
Nessuno più di me vuole che il fiscal cliff venga risolto: se i repubblicani si muovono, basta una settimana per trovare una soluzione''. Questo il parere del presidente americano Barak Obama che ha ricordato la ''catastrofe'' delle trattative del 2011 per l'aumento del tetto del debito precisando che gli Stati Uniti ''non possono permettersi un'altra crisi del debito''. A suo avviso il Congresso non può legare le trattative sul fiscal cliff con l'aumento del tetto del debito perché l'unica cosa per cui il tetto del debito è positivo è in quanto arma per distruggere il rating americano.
Il commento è arrivato proprio dopo che il Dipartimento del Tesoro statunitense ha presentato i dettagli di una proposta che prevede nuovi poteri per incrementare il tetto al debito pubblico Usa, meccanismo volto proprio a prevenire il confronto finale che costò il downgrade del rating del Paese nel 2011.
In sostanza, il presidente degli Stati Uniti dovrebbe richiedere un incremento del tetto sul debito quando il Paese si trova entro 100 miliardi di dollari dal limite prefissato. Il Congresso avrebbe poi 15 giorni per rifiutare la richiesta. Se ciò avvenisse, la proposta tornerebbe nuovamente alla Casa Bianca dove il presidente potrebbe porre il veto al rifiuto delle Camere.
La questione del tetto al debito pubblico statunitense rientra all'interno dei colloqui per il fiscal cliff. Il Tesoro Usa stima che il Congresso dovrà aumentare il tetto del debito all'inizio del 2013, altrimenti il governo federale non potrà finanziare programmi assistenziali come il Social Security, così come gli stipendi dei militari o altri pagamenti simili.
La scorsa settimana il Segretario al Tesoro, Timothy Geithner, aveva chiesto, nel quadro dell'accordo per la riduzione del deficit statunitense, ai leader del Congresso di concedere alla Casa Bianca l'autorità permanente di aumentare i limiti di finanziamento del governo.
Fonte Milano Finanza
Dott. Fabio Troglia
fabio.troglia@gmail.com
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