martedì 23 novembre 2010

[Lamiaeconomia] Quando la formica diventa cicala



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Leggo e penso....

Di seguito, vi riporto un'articolo interessante......
Via anticpo il mio pensiero..


1 Controllo di tutte le tue transazioni.
2 Più massa monetaria per le banche.....
3 Più consumi...spendere con la carta di credito ci da la possibilità di sentire meno la spesa, magari di indebitarci mediante la carta stessa a tassi d'usura.

Stano convincendo gli italiani, magari un po anntichi alla moneta elettronica, quando la conversione sarà avvenuta, nel giro di un decennio le care formiche italiane diverranno come le malandate cicale americane.



Nonostante in Italia ci siano 77 milioni di carte di pagamento in circolazione, tra bancomat e carte di credito, il contante rappresenta ancora il 90% delle transazioni totali e la sua gestione costa ogni anno a imprese e banche circa 10 miliardi di euro.
La fotografia di questa anomalia del sistema italiano rispetto ad altri paesi europei è stata illustrata dall'Abi a Gubbio nel corso di un seminario.
"L'utilizzo elevato del cash ha due pesanti implicazioni: incrementare il fenomeno del sommerso, che incide in Italia per oltre il 20% sul PIL sottraendo ogni anno alle casse pubbliche 125 miliardi, come indicato dai calcoli del Centro Studi di Confindustria; generare esternalità negative su variabili fondamentali come la qualità delle informazioni disponibili sull'attività economica e quindi sulla quantità/qualità di accesso al credito", spiega l'Abi nella sintesi della presentazione.
L'Abi sottolinea anche che il governo ha un ruolo chiave per incentivare l'uso della moneta elettronica.
"Le iniziative da sviluppare potrebbero consistere nell'obbligo di accettazione delle carte di pagamento da parte della pubblica amministrazione e nella eliminazione dell'imposta di bollo sui conti correnti aperti per accreditare pensioni e stipendi, percepiti in precedenza in contante".
Ecco qualche numero. Dal 2006 al 2009 il totale delle carte in circolazione è salito del 12% con circa 33 milioni di carte bancomat e quasi 40 di carte di credito (tradizionali e revolving).
Il 90% delle transazioni avviene però in contante contro una media europea del 69%. In Europa in media ogni cittadino-consumatore effettua 157 operazioni con strumenti diversi dal contante contro le 66 italiane: in Germania si arriva a 194 operazioni, in Olanda a 289.
Dei 10 miliardi annui per la gestione del contante, 7,2 miliardi sono in capo alle imprese e 2,8 miliardi pesano sulle banche.
I POS, i punti dove è possibile nei negozi pagare con le carte, sono 1,23 milioni con un calo del 5% tra il 2008 e il 2009 per la contrazione del numero degli esercenti.
Il numero di transazioni è salito a 1,4 miliardi nel 2009 mentre il taglio medio dell'operazione è sceso a 76 euro per i pagamenti con i Bancomat e 95 euro per le carte di credito.


Dott Fabio Troglia
 fabio.troglia@gmail.com
 www.lamiaeconomia.com

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Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 11/22/2010 07:12:00 PM

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