mercoledì 2 novembre 2011

[Lamiaeconomia] La ricetta del debito buono





Novità: Bussola dei mercati,aggiornamento giornaliero sui fatti più importanti per i mercati finanziari globali http://www.lamiaeconomia.com/2011/09/bussola-dei-mercati-finanziari.html Scrivimi per sapere come riceverla a : fabio.troglia@gmail.com Oppure contattami al 0110437179


La ricetta del debito buono






Oggi a mio avviso ci sono due cose che andrebbero fatte e che permetterebbero di risolvere moltissimi problemi, ma non vengono fatte perché fa comodo così.


Ma di che cosa si tratta??



-I capi dei governi si stanno orientando sul problema sbagliato, perché non è oggi che è nato il debito sovrano, ma è un debito che è cresciuto nel corso di tantissimi anni di mala gestione, quindi impensabile adottare manovre restrittive per contrastare il debito e volerlo annientare nell'immediato perché è impossibile.
Ricordo che è importante il rapport debito Pil, quindi invece di concentrarsi nel cercare di ridurre in maniera drastica il debito, con politiche repressive sarebbe necessario adottare delle politiche espansive, di debito "buono".


Che cosa si intende per debito "buono"?? 


Finanziamenti che
nascono con l'obiettivo preciso e definito di favorire l'occupazione, e che vengano erogati seguendo lo stato avanzamenti lavori i campi di attuazione sarebbero 1000, e contribuirebbero a ridurre la disoccupazione, ad avere più persone che lavorano consumano e aumentano il Pil, questo affiancato a un'attenta riduzione dei costi e ad una seria politica di dismissioni contribuirebbe invece alla riduzione del debito. In questo modo però si lavorerebbe a doppia forza sul rapporto, da una parte aumenterebbe il Pil, dall'altra si ridurrebbe il debito. Invece oggi si inventano finanziamenti che vengono buttati in un buco nero.

-Altra manovra per aiutare le banche, costo zero, introdurre per un tempo limitato da aggiornare con l'evolversi della crisi la non necessità da parte della banche di adeguare i valori dei titoli di debito pubblico alle oscillazioni di borsa, quindi dando per assodato l'impossibilità di fallimento da parte degli Stati. Tale fenomeno darebbe un po' di fiato alle banche che invece di ricapitalizzarsi per coprire la perdita di valore dei titoli di debito che posseggono che non sono speculativi ma sono titoli sovrani, potrebbero concedere il credito alle aziende e privati per far riprendere l'economia.


Non mi sembrano cose fantascientifiche, ma principi dell'economia base, penso di averli studiati al primo anno di università, ma perché non vengono attuate?? 


  Dott Fabio Troglia 
fabio.troglia@gmail.com 
www.lamiaeconomia.com


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