[Lamiaeconomia] Svalutare una valuta non è un cazzata

Novità: Bussola dei mercati,aggiornamento giornaliero sui fatti più importanti per i mercati finanziari globali http://www.lamiaeconomia.com/2011/09/bussola-dei-mercati-finanziari.html Scrivimi per sapere come riceverla a : fabio.troglia@gmail.com Oppure contattami al 0110437179

Svalutare una valuta non è un cazzata

Di che cosa si tratta:

La svalutazione è la perdita di valore di una moneta nei confronti di beni e servizi, comprese altre monete.

In passato, quando le monete erano composte da metalli preziosi, il valore nominale poteva essere più o meno vicino a quello del metallo prezioso contenuto. Se i governanti sostituivano parte del metallo prezioso con metallo comune (in particolare rame), allo scopo di emettere una maggiore

quantità di denaro, la moneta finiva per perdere valore reale. E lo stesso avveniva se si imponeva ad una moneta già in circolazione un valore nominale superiore a quello avuto in precedenza rispetto ad altre monete dello stesso sistema monetario.

Infatti, una volta fuse, le monete rivelavano il loro vero valore che, se non coincidente con il valore nominale, avrebbe portato a rifiutare la moneta contenente metalli poco nobili.

Ai nostri giorni non si usano più monete composte da metalli preziosi e le ragioni della perdita di valore di una moneta sono da attribuirsi all'operare della domanda e dell'offerta delle monete che servono a regolare le transazioni economiche (essa può anche essere indotta dall'uso della politica monetaria come strumento di politica economica da parte della banca centrale: una svalutazione competitivaper favorire la domanda di beni nazionali).

La svalutazione rende più costose le merci e le materie prime importate e di conseguenza può avere effetti sull'inflazione del paese che svaluta (c.d. inflazione importata). Inoltre, rende più convenienti, sui mercati esteri, i prodotti del paese che svaluta, da cui l'attributo competitiva all'inflazione.

Oggi molti, per svariate ragioni che non voglio indagare, non voglio approfondire pensano che svalutare una valuta si una cazzata.
Vediamo il caso della Grecia, esce dall'euro e ritorna alla sua amata dracma, il cui valore rispecchierà quello che il mercato oggi ovaluta i suoi titoli di debito ovvero zero.
Quindi per un paese come la Grecia che non ha risorse proprie, ma è un grandissimo importatore e vive prevalentemente di turismo, la situazione non la vedo così rosea come tutte le dipingono.


-Per prima cosa, la popolazione non si potrà più permettere di uscire dalla nazione.
-Investimenti stranieri zero, perché chi investe su un paese che ha come sua arma di difesa la possibilità di una svalutazione continua della moneta?? La Dracama non è il dollaro.
-I greci, vedrebbero azzerare il valore dei loro immobili, quindi per coloro che hanno investito i loro risparmi nella casa perderebbero tutto.
-Tutto diventerebbe
carissimo, perché il prezzo del petrolio è in dollari, idem tutte le commodities.
-I debiti contratti, per esempio con la comunità economica europea andrebbero comunque saldati e diventerebbero il doppio o il triplo in caso di svalutazione monetaria.


Differente sarebbe, se la Grecia fosse ricca di materie prime fosse un grande esportatore,(Es Argentina) ma questo non essendo il caso sarebbe una rovina.
Per la comunità economica europea il problema, non è di natura economica perché la Grecia è piccola, ma si tratta di un problema di credibilità della zona, della nascita di un precedente, che potrebbe  scatenare un effetto domino e quindi indurre altri paesi in difficoltà invece di risolvere i loro problemi ad uscire e ritornare alla vecchia valuta.
Se qualcuno ha piacere di elencarmi vantaggi concreti in maniera dettagliata che avrebbe la Grecia ovvero i suoi cittadini sono lieto di pubblicarle e di ricredermi in caso di errore.




  Dott Fabio Troglia 
fabio.troglia@gmail.com
 www.lamiaeconomia.com

--
Postato da Lamiaeconomia di Fabio Troglia su Lamiaeconomia il 11/03/2011 03:49:00 PM